Presa a martellate la lapide dell’anarchico Giovanni Passannante a Savoia di Lucania

SAVOIA DI LUCANIA – Grave atto vandalico a Savoia di Lucania, presso la tomba di Giovanni Passannante nel cimitero di Savoia di Lucania. La lapide, infatti, è stata presa a martellate da ignoti, restando così gravemente danneggiata. Sarebbe stata presa a martellate da persone non ancora identificate. La macabra scoperta è stata fatta da alcuni cittadini di Savoia di Lucania, che erano andati a far visita al cimitero. Dalle colonne della Gazzetta del Mezzogiorno, l’attore Ulderico Pesce lo ha definito un “fatto gravissimo”. Ricordo ai lettori che i resti di Giovanni Passannante furono trasferiti dal Museo criminologico di Roma al cimitero di Savoia di Lucania, suo paese natale. Tutto accadde a maggio del 2007.

(17 novembre 1878: Giovanni Passannante colpisce Re Umberto I con un temperino)

Da quattro anni a questa parte, questo è il primo atto vandalico effettuato nei pressi del cimitero dove ci sono i resti di Passannante, l’anarchico che attentò, con un temperino, la vita di Re Umberto I nel 1878. Il fatto succede proprio nei giorni dove si sta discutendo del cambio del nome al paese. Da Savoia di Lucania a Salvia. Nella storia di Passannante non mancano i collegamenti con Vietri di Potenza, visto che proprio a Vietri sono tante le persone che hanno come cognome Passannante. Nella storia dell’anarchico che attentò la vita a Re Umberto I, si legge “Il sindaco del paese di origine di Passannante, Salvia di Lucania, fu costretto a recarsi al cospetto del re implorando perdono e umiliandosi al punto di offrire, come gli era stato imposto, di mutare il nome del comune in Savoia di Lucania (PZ), nome che porta ancor oggi. Parenti e omonimi del Passannante dovettero lasciare il paese trasferendosi a Vietri di Potenza”

Claudio Buono

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