VIETRI DI POTENZA – Discariche a cielo aperto. Ovunque. In ogni angolo del territorio, specie appena fuori dal centro abitato di Vietri di Potenza. Ai bordi delle strade, nei valloni, vicino ai corsi d’acqua, nei terreni. Insomma, in ogni posto. Un inquinamento continuo. Senza sosta. Ci sono rifiuti di qualsiasi genere: da quelli differenziabili fino (incredibilmente) a quelli speciali. Non mancano le carcasse di animali morti, come i cani. Penserete che sia finita qui. La lista dei rifiuti “particolari” continua. La ciliegina sulla torta? La presenza di eternit. Amianto, quindi. A rivelarcelo è un cittadino di Vietri di Potenza, che preferisce restare anonimo. La conferma? Le foto da lui scattate, che testimoniano il tutto. E come si nota bene in una foto, l’amianto è lì abbandonato, nei terreni, ai bordi di un vallone tra contrada Malde e contrada San Vito in agro del comune di Vietri. Da tempo, è stato abbandonato lì. Tra l’inconsapevolezza di ciò che può creare. Basti pensare che l’amianto provoca malattie, come il cancro ai polmoni oppure un tumore maligno. Tutto ciò si manifesta a distanza di anni. Un cittadino ci ha scritto dopo una passeggiata, alla prima “battuta” di asparagi. Ma sul percorso fatto quest’ultimo ha trovato molti ostacoli: rifiuti di ogni genere. Prima una televisione, poi pecore more, carcasse di cani, calcinacci.
(Nelle foto: rifiuti abbandonati, un cane morto e amianto in un vallone a Vietri)
Tra rifiuti differenziabili e non, ecco la scoperta più amara. Quei resti di eternit, molto probabilmente abbandonati da qualcuno che ha dismesso qualche vecchio fabbricato o capannone costruito negli anni ottanta, nel post terremoto. Pezzi d eternit vicino ad un muro, ai bordi di un vallone. Dove c’è un corso d’acqua vicino. E dove la gente, specie di questo periodo, c passa per la raccolta degli asparagi. Insomma, la situazione non è affatto buona. “Il Comune di Vietri – ci dice questo cittadino- paga, come ogni comune, chi di competenza per il presidio e la vigilanza, oltre al controllo sul territorio. C’è personale addetto. Ma –continua- nonostante i costi elevati, ci ritroviamo discariche a cielo aperto ovunque. E’ uno scandalo”. Eppure individuarli e rimuoverli non è difficile. Visto che non si è in una grande città. Ma in un piccolo centro di meno di tremila anime. Lo stesso cittadino ci racconta: “prima da giovani si raccoglievano fiori, narciso, il tutto pulito, fresco. Ora è tutto inquinato. Tutto diverso. Abbiamo i migliori asparagi. Ma con l’amianto vicino non so fino a quanto sono sicuri”. L’unica cosa che possiamo dire che un gusto diverso gli asparagi lo avranno. Sempre se chi di competenza non si decide a ripulire e rimuovere questi rifiuti pericolosi. La questione discarica Serra Arenosa sembra sia stata accantonata, ma andando di questo passo, una discarica di qua, e una di là…e l’incubo rifiuti ritorna!
Claudio Buono – Reportage dal “Quotidiano della Basilicata” del 01/04/2012