Ho sempre apprezzato l’on. Vincenzo Viti per la sua capacità politica, dialettica e umana, un attestato di stima corale che giunge dalla politica, dal mondo dell’editoria, da gran parte del mondo civile. Sin da piccolo mi domandavo i motivi di questo strabiliante successo. Forse la sua una voce pacata, il suo fare elegante, il suo esprimere in maniera puntuale le questione politiche. Hannah Arendt definirebbe: l’arte della menzogna. Parto da questo citazionismo letterario perché per poter parlare di politica, nei giorni nostri, bisogna prima segnalare alla platea almeno sei autori, sette libri e rilegare il tutto con seimila ‘diciamo’. Allora inizieremo col domadarci: Che cos’è la menzogna? È un peccato mentire? Come si coniuga nella vita di tutti i giorni? E se questa è giustificabile nei nostri tempi? Mentire, dissimulare, ingannare sono delle arti al pari della scrittura, pittura e della musica. Lo scrittore si serve della penna per scrivere, il pittore si serve del pennello per dipingere e il musico si serve dello strumento per allietare la nostra anima. Il politico si serve dello menzogna, della dissimulazione per il raggiungimento di fini politici.
(Da Sinistra l’On. VITI, al centro il logo dell’Ente Nazionale dei Sordi e a destra il Segretario provinciale LOVAGLIO)
I politici, perciò, mentono. Parlando ad un cuore cristiano, come quello dell’on. Viti, direi “omnis homo mendax”. Quindi la sua anima, secondo la Bibbia, nell’atto di pentimento, avrà ristoro tra le braccia di Dio, ed il suo cuore agli occhi del Divino sarà puro ed immacolato come quello dei fanciulli. Il problema, però, non è cristiano. Il problema è di carattere umano, dello slancio verso qualcosa che va al di là del mero credo religioso. La menzogna ha, però, un suo pentagramma, per esempio può essere autorizzata per operazioni di segretezza e non può esserci per disprezzare i fatti o la realtà. Agli occhi del lettore tutto ciò può sembrare forte, di difficile assorbimento ma la nostra società democratica è orientata verso l’angolo della bugia più che a quello della verità. Continuando possiamo dire che la liceità della menzogna è, poi, consentita se è rivolta al nemico ed è condannabile se praticata verso i concittadini: posizione discutibile ma è un assunto che diamo per buono. Ora la parte del citazionismo è finito. Quantomeno, abbiamo parlato di un autore, dato due o tre esempi di elevazione intellettuale ed ho, quindi, la serenità di godere della stima del mondo politico e della platea. Parliamo della POLITICA vera. Ho sempre amato il sociale perché credo che sia il punto di ‘maglia’ degli uomini. I politici dovrebbero dedicare parte del loro tempo prezioso a persone che a malapena godono di un saluto da parte della gente, o che rischiano, puntualmente, di essere ‘offese’ alle spalle solo perché sono sordi, ciechi ecc.. Sarebbe un grande esercizio di rispetto verso se stessi. E la Politica che fa? Sorride e prende tempo; incurante del fatto che esistono per tutti gli uomini gli stessi diritti. Questo forse l’assessore Viti non lo ricorda. Non sa cosa significa avere in casa un bambino che non sente e che ha bisogno non di un operatore di sostegno ma di un insegnante di vita: della dura vita che dovrà affrontare nel silenzio più totale. Le parlo, Assessore, con un’amarezza nel cuore perché sono ben tre anni che il dipartimento Formazione sta trastullando sui bandi di formazione per i disabili ed a breve partorirà il niente del nulla: una manciata di riso per i poveri figli cubani. Il diritto allo studio, alla formazione ed alla cultura non dovrebbero essere i presupposti che rendono tutti gli uomini uguali? Penso che tutte le associazioni (e ribadisco tutte) aspettino con ansia le decisioni dell’Assessorato alla Formazione e le modalità di separazione dei buoni dai cattivi che esso ha utilizzato. E lo sa perche? Perché sulla disabilità non si scherza, perché se ad Arendt poco rileva la menzogna ai fini filosofici al mondo della ‘povera’ gente interessa capire (oggi più che mai) chi sono i dissimulatori e non interessa il pensiero filosofico. Ci sono mondi dove l’uomo si sostanzia non dal citazionismo dei libri, ma da quante parole riesce ad insegnare al figlio o all’assistito Ci sono mondi dove non interessa quante spese di ristorazione o di cancelleria sono state rendicontate. Ci sono mondi dove la Politica esiste, dove si vive ancora quello spirito caritatevole di cui i tanti democristiani si riempiono solo la bocca.
Si può mentire a tutti, tranne a se stessi e la sera nel letto si è sempre da soli con la propria coscienza.
Chi ha orecchie per intendere, intenda!
Lettera aperta di Antonio LOVAGLIO
Segretario Provinciale Ente Nazionale Sordi – Potenza
icittadiniprimaditutto
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