VIETRI DI POTENZA – Trovare una soluzione che metta fine all’annoso problema che pregiudica lo sviluppo dell’area. E più nel dettaglio risolvere la spinosa questione della chiusura (ormai da ottobre 2009) della Sp12 Vietrese. Si è discusso di questo nell’ultima riunione della conferenza dei Sindaci dell’Area Programma “Marmo Platano Melandro”, nella sede di Perolla, a Savoia di Lucania. Alla riunione, richiesta dai sindaci di Vietri di Potenza, Savoia di Lucania e Sant’Angelo le Fratte, erano presenti, oltre ai sindaci dei tre paesi, altri nove sindaci dell’area dell’area. I Sindaci dei tre paesi hanno esposto il problema alla conferenza dei Sindaci, e si è discusso di una presa di posizione da parte di tutti i Sindaci dell’Area Programma, “affinchè l’Amministrazione Provinciale reperisca le risorse finanziarie necessarie per eliminare il pericolo e riaprire la Sp 12 Vietrese”, chiusa dal 22 ottobre del 2009 per caduta massi.
La chiusura della strada (e la mancata riapertura) ha portato ad una vera e propria interruzione dei rapporti di natura commerciale tra le varie comunità, oltre alla mancanza del collegamento stradale principale. Durante la riunione, è intervenuto anche il sindaco di Vietri, Carmine Grande. Quest’ultimo ha sottolineato che il Comune di Vietri ha da tempo fatto richiesta di de provincializzazione del tratto viario, visto che la strada è strategica e visto che ci sono in corso alcuni progetti di sviluppo territoriale. “La chiusura della strada –ha aggiunto Grande- impedisce una serie di iniziative che pregiudicano lo sviluppo dell’area interessata”. Alla fine, la conferenza dei Sindaci, all’unanimità, dopo una lunga discussione, hanno dato mandato al presidente della conferenza dei Sindaci (Costantino Di Carlo) e al Sindaco del comune capofila dell’Area Programma, di prendere contatti con il presidente della Provincia, Lacorazza, e con l’assessore al ramo, Valluzzi, per concordare un incontro con i sindaci di Vietri, Savoia e Sant’angelo, per trovare una soluzione definitiva.
Claudio Buono
Dal “Quotidiano della Basilicata”
del 04/06/2013
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