SANT’ARCANGELO (PZ) – A Capodanno invece di sparare i botti distrugge l’auto del nuovo compagno della sua ex moglie che era stato anche il loro testimone di nozze. E’ successo la notte di San Silvestro a Sant’Arcangelo, nel quartiere di San Brancato, in piazza De Gasperi. Mariano Di Lorenzo, 27 anni, è finito agli arresti domiciliari che ieri mattina il giudice del tribunale di Lagonegro, Lucia Iodice, al termine dell’udienza di convalida, ha sostituito con la misura meno afflittiva dell’obbligo di firma. A raccontarlo in un articolo è Pino Perciante, giornalista della Gazzetta del Mezzogiorno, da dove abbiamo preso spunto per la pubblicazione. Perciante racconta che Di Lorenzo e la sua ex moglie si erano sposati un paio di anni fa. Il loro matrimonio entra in crisi a primavera dell’anno scorso quando lui viene a sapere che lei ha intrapreso una relazione con il loro testimone di nozze. Dopo un po’ i due si separano e lei va a vivere con il nuovo compagno.
Ma Mariano Di Lorenzo non accetta la separazione e soprattutto non digerisce la tresca con quell’uomo che aveva fatto da testimone al suo matrimonio. Così la notte di San Silvestro si vendica danneggiando l’auto (un Alfa 166) del suo testimone di nozze. Con calci e pugni deforma gli sportelli e con le chiavi di casa pratica profondi graffi sulla carrozzeria. Durante l’udienza di convalida il ventisettenne, assistito dall’avvocato Michele Castronuovo, ha raccontato che aveva cercato di fare gli auguri al figlioletto di tre anni ma senza riuscirci. Era, quindi, passato sotto l’abitazione della ex moglie e aveva sfogato la sua rabbia contro l’autovettura del nuovo compagno della donna. «Mi devo prendere l’anima di tua sorella che non deve vivere in pace con quell’infame» avrebbe poi detto il ventisettenne alla sorella della sua ex moglie accorsa sul posto per verificare l’accaduto insieme ad altri familiari che nel frattempo avevano chiamato i carabinieri (sul posto i militari della stazione di Castronuovo S. Andrea). Non è la prima volta che Di Lorenzo viene arrestato. Il ventisettenne già ad ottobre era finito ai domiciliari per aver infastidito l’ex moglie.
Tratto da www.lagazzettadelmezzogiorno.it
di Pino Perciante