Aveva annunciato una “rivoluzione”. Qualcuno dice che stia già avvenendo, altri dicono che sono solo parole. Lui sostiene che è “in corso”, qualcun altro lo attacca perché sta sempre a twittare o postare su Facebook: fatto sta che, dalla discesa in campo per le primarie per la carica di Governatore in Basilicata, Marcello Pittella fa parlare sempre più di se. Pochi giorni fa lo ha nominato anche Renzi dalla direzione del Partito Democratico, per gli auguri della legislatura che sta iniziando. Ora, una “rivoluzione”, almeno per quanto riguarda la comunicazione e il rapporto con i lucani, almeno quelli che sono sui social network, sta avvenendo. Almeno, così pare. Il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, chiamato il “Gladiatore”, sarà in chat ogni venerdì con i cittadini. Si partirà già venerdì pomeriggio. Perché questa scelta? Per misurarsi senza filtri, accettando critiche. Di seguito il messaggio di Pittella postato ieri che, in pratica, ha annunciato l’appuntamento fisso con la “chat”. Ecco il suo intervento: “Devo dire la verità, un po’ mi fa sorridere constatare che faccia notizia il fatto che io scriva un post su facebook o risponda a qualche tweet e che lo faccia con frequenza, curiosità e piacere. O che decida di instaurare una conversazione più diretta con i miei interlocutori (che sono innanzitutto i cittadini, quelli a cui devo risposte), o con la mia giunta, le istituzioni nazionali, il mio partito. Perché mi piacerebbe che fosse una cosa normale – e non solo per me che in fondo sto continuando a fare quello che ho cominciato mesi fa, quello che i cittadini mi hanno chiesto e dimostrano di apprezzare – e che una forma meno costruita e più diretta di interazione con le comunità appartenesse anche a tutto il mio Consiglio. Sto semplicemente provando ad “assecondare” un tempo nuovo che vede anche gli amministratori adeguarsi alle trasformazioni in essere, persino nel campo della comunicazione. Non è quello che fate anche voi giornalisti? Coniugare tradizione e innovazione, tenere in piedi schemi più consolidati di diffusione delle notizie e sperimentare nuove forme? Non c’è sostituzione ma integrazione, per me come per voi. E non ritengo un tempo sprecato questo che, con non poche difficoltà, sto dedicando alla comunicazione social. Anzi, trovo che sarebbe stato sbagliato interrompere questo filo diretto con gli elettori e i cittadini subitodopo il voto. Non è tempo che sottraggo all’impegno istituzionale, ma occasione per rinsaldare il rapporto di fiducia con i lucani. La fiducia si riconquista attraverso verità, trasparenza e informazione, per questo posso già dire che la prima chat di venerdì pomeriggio diventerà un appuntamento fisso di contatto con i cittadini. Sarà interessante misurami senza filtri con le loro richieste, opinioni, critiche. Un esperimento che, sono sicuro, desterà curiosità anche in voi operatori della comunicazione. E poi – lo dico a qualche consigliere di opposizione che mi chiede di non perdere tempo a fare il “rivoluzionario” sui social media ma di produrre fatti – solo per chiarire che non è in questo livello diffuso di comunicazione che risiede la mia idea di rivoluzione, che è costruita al contrario proprio sui fatti. Fatti che anche su questi spazi nuovi, di moda o non conta poco, potranno essere giudicati e criticati. Questo è quello che cambia davvero rispetto al passato e questo non può che essere considerato un valore aggiunto”.