In merito alla costruzione dell’impianto a biomassa nei pressi del campo sportivo, che non poche polemiche sta creando a Tito, è intervenuto ufficialmente il Comune di Tito, con una nota, pubblicata anche sul sito istituzionale. Ecco la nota integrale diramata dagli uffici comunali: “La cogenerazione è la generazione simultanea in un unico processo di energia termica ed elettrica. La cogenerazione prodotta dall’impianto utilizza un sistema di generazione (motore a combustione interna common rail supportato da tecnologia avanzata per il trattamento del combustibile) dove attraverso la combustione di biomassa vegetale viene prodotta energia elettrica ceduta in rete ed energia termica che viene recuperata e riutilizzata (rete di teleriscaldamento per alimentare gli impianti sportivi di C.da Santa Venere). Trattasi del primo esempio in Basilicata e tra i pochi al Sud di gestione dell’energia in modo efficiente, integrato e pulito. Il termine biomassa definisce qualsiasi materia organica (cioè derivata dal processo di fotosintesi clorofilliana) con esclusione dei combustibili fossili e delle plastiche di origine petrolchimica. Si precisa che per l’impianto in essere non saranno utilizzate altre tipologie di combustile (rifiuti di qualsiasi genere, oli esausti, grassi animali). La biomassa vegetale utilizzata deve essere munita di certificati di sostenibilità che vanno comunicati alla Agenzia delle Dogane prima dello scarico. Si precisa inoltre che l’impianto occupa uno spazio di circa 10 mq e non genera nessun tipo di rifiuto ed è inodore. L’intervento è in linea con il Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico del 6 Giugno 2012 per la promozione e diffusione della produzione di energia da fonti rinnovabili e con la mission del Patto dei Sindaci per diminuire le emissioni di CO2 in atmosfera del 20% entro il 2020. Infatti il principale vantaggio delle biomasse rispetto ai combustibili fossili è che, a lungo-medio termine, il bilancio di anidride carbonica è vicino alla parità. Con l’attività di questo impianto si avrà un risparmio di CO2 immessa in atmosfera di 1.300 tonnellate/anno che vanno a sommarsi alle circa 1.000 tonnellate/anno risparmiate con l’impianto fotovoltaico da 1 Mega realizzato dal comune di Tito in partnership con la S.E.L. (Società Energetica Lucana) nella Località di Isca Pantanelle. Per quanto riguarda il tema delle emissioni in atmosfera il sistema dei controlli su queste tipologie di impianti, che beneficiano di contributi statali perché producono energia rinnovabile, è assolutamente rigoroso; in riferimento alla discussione nata intorno a questo impianto è intenzione dell’amministrazione comunale tutta dotare l’area di Santa Venere di una centralina ambientale che tenga monitorato lo stato e la qualità dell’aria a tutela estrema di tutti i cittadini, con trasmissione dei dati che saranno disponibili online sul sito istituzionale del comune di Tito”.
Vi segnalo la Pagina Facebook: TITO NO BIOMASSA