Il 2013 si conferma un altro anno di grande difficoltà per l’economia della Basilicata, l’unica regione del Sud a marciare in territorio negativo rispetto al saldo demografico aziendale. Lo si apprende dai dati diffusi da Unioncamere ed elaborati sulla base di Movimprese, la rilevazione statistica condotta da Infocamere, la società che gestisce il patrimonio informativo delle Camere di commercio italiane. A fronte delle 3.267 nuove iscrizioni al Registro Imprese delle Camere di Commercio di Potenza e Matera, le cessazioni sono state infatti 3.444, con un saldo demografico ancora in negativo: -177. In percentuale, il dato si traduce in un -0,29%, peggiorativo rispetto al -0,15% del 2012 e ancora molto lontano dalla media del Mezzogiorno, che ha fatto registrare nell’anno appena trascorso un tasso di crescita dello 0,31%. A livello territoriale, Matera ha fatto registrare 1.129 nuove imprese nel 2013, a fronte delle 1.177 cessate (-48, con una percentuale del -0,22% rispetto al 2012). Peggiore la performance del Potentino, con 2.138 nuove iscrizioni e 2.267 cessazioni, pari ad un saldo di -129 unità e una percentuale del -0,33%. «Il dato negativo conferma la perdurante difficoltà del nostro sistema produttivo di agganciare la ripresa – commenta il presidente di Unioncamere Basilicata, Pasquale Lamorte – e che è davvero difficile poter crescere senza