A cura di Tonino Iallorenzi – Il comune di Satriano di Lucania ha risposto alla petizione popolare sulla Tares. La petizione è stata presentata in comune il 3 Gennaio. La petizione chiedeva di riportare in consiglio la discissione del regolamento a nostro avviso, ma anche di tutti i cittadini, sballato nel merito e nella forma, di diminuire il costo, tramite la gestione autonoma del ciclo del rifiuto e l’eventualità di una statuizione della tariffa. Come ha risposto il comune? Mettendola in caciara e in confusione. Come al solito. Senza dare informazioni puntuali e senza entrare nel merito e creando come al solito solo disinformazione con una serie di inesattezze e mancanza di approfondimento che sa di offesa. IL COMUNE DICE CHE NON SI PUO’ CON UNA PETIZIONE CHIEDERE IL BLOCCO DELLA TARES! RISPOSTA, COME AL SOLITO, BANALE E SCONTATA. INFATTI LA PETIZIONE CHIEDE, INVECE, AI SENSI DELL’ART. 33 DELLO STATUTO QUESTO: “Tutti i cittadini possono rivolgersi, in forma individuale o collettiva, agli organi dell’amministrazione per sollecitarne l’intervento su questioni di interesse generale o per esporre comuni necessità. La petizione è esaminata dall’organo competente entro trenta giorni dalla presentazione. Se il termine previsto dal 2° comma non è rispettato, ciascun consigliere può sollevare la questione in consiglio, chiedendo ragione al sindaco del ritardo o provocando una discussione sul contenuto della petizione. Il sindaco è comunque tenuto a porre la petizione all’ordine del giorno della prima seduta successiva di consiglio. La procedura si chiude in ogni caso con un provvedimento espresso, di cui è garantita al soggetto proponente la comunicazione”. ORA CI ASPETTIAMO UNA DISCUSSIONE DEL PUNTO NEL PROSSIMO CONSIGLIO COMUNALE. QUESTA VOLTA NON SARA’ DESERTO. MA PIENA DI GENTE! POI CI RISPONDE