Commercianti, pensionati, cittadini. Centinaia di persone ‘inviperite’ ieri sera si sono accalcate nel ‘salone comunale’ di S. Mauro Forte (Matera). Qualcuno è rimasto fuori dal portone per l’assenza di spazio all’interno. Si discuteva dell’aumento dell’imposta sui rifiuti, la Tares. Qualche cittadino si è visto aumentare l’imposta del 300%, con una spesa da sostenere che si aggirerà sui 700 euro all’anno. “Non si poteva approvare il bilancio senza aumentare la tassa, così come è avvenuto nei centri vicini?”. Questa la richiesta pressante mossa nel corso dell’incontro da una moltitudine di persone nei riguardi dell’Amministrazione. Ma il sindaco Dibiase, ci viene segnalato da chi era presente, avrebbe “tergiversato non offrendo risposte soddisfacenti”. Con la crisi che non si attenua e con gli scarsi ammortizzatori sociali ancora attivi, piove sul bagnato. Chi ‘entrate’ non ne ha, pertanto, rischia di trovarsi “Equitalia” sull’uscio di casa. “E’ una situazione inaccettabile”: questo l’urlo di S. Mauro Forte, un paesino di 1600 abitanti. “Seicento” dei quali, ieri sera hanno espresso con forza il proprio dissenso all’indirizzo di sindaco e assessori. E chissà se ora il primo cittadino tornerà sui suoi passi… (Fonte: BASILICATA 24)