E’ il secondo cane, che nel giro di due settimane, viene trovato morto a Sant’Angelo le Fratte, piccolo centro della provincia di Potenza. Il 14 febbraio 2014, i volontari Oipa Italia Onlus, hanno scoperto la carcassa di un randagio con una ferita d’arma da fuoco. un’altra povera creatura che aveva trovato protezione e riparo grazie ai residenti della zona. “Questo episodio- fa sapere l’Oipa di Potenza in una nota- non è il primo che si verifica nella zona, infatti ad oggi, la sede Provinciale di Potenza dell’Oipa Italia Onlus, sta valutando le opportune iniziative legali da assumere contro la persona denunciata dai carabinieri di Satriano nei giorni scorsi, per avere sparato ad un randagio, uccidendolo sul colpo, perché infastidito dalla sua presenza. La responsabilità di queste terribili uccisioni, che denotano una preoccupante mancanza di umanità e la negazione di ogni regola del vivere civile- si legge ancora- ricade non soltanto sull’autore di crimini così efferati, (è bene ricordare che l’uccisione e il maltrattamento di animali sono reati puniti dal nostro codice penale), ma indirettamente anche sulle istituzioni locali, colpevoli di pesantissimi ritardi nelle politiche di prevenzione e gestione del randagismo, oltre che di sensibilizzazione al problema. D’altra parte, non sono pochi i canili della provincia di Potenza che si trovano in precarie condizioni, spesso dovute a sovraffollamento, oppure strutture per le quali sono state stanziate risorse economiche e mai messe in funzione, quindi lasciate in totale abbandono e degrado; per non parlare di alcune Asl territoriali che non procedono con la dovuta solerzia ed efficienza alla sterilizzazione dei cani randagi. Tutto questo- prosegue la nota- rappresenta una aperta violazione della normativa italiana che su questa materia prevede una chiara divisione dei compiti, individuando nel Sindaco il responsabile per gli animali vaganti sul territorio. Aiutateci a trovare il responsabile di questo secondo caso di uccisione di animale- scrivono i volontari Oipa- ci rivolgiamo in particolare a tutti gli abitanti della zona, se qualcuno sa, anche la più piccola informazione in merito, vi preghiamo, denunciate”. (Foto e fonte articolo: BASILICATA24)