Il governatore Marcello Pittella potrebbe impiegare più tempo e risorse per convincere il suo partito che Forza Italia. La richiesta di un “Patto per la Basilicata” proposto ieri a parlamentari e consiglieri regionali ha incontrato la piena disponibilità del partito di Berlusconi. Il coordinatore regionale, Cosimo Latronico, al pari del capogruppo Napoli, si sono detti “disponibili a sostenere un’azione di governo che punti a qualificare la destinazione delle risorse nella direzione della loro qualificazione di detonazione e dello sviluppo”. Qualche giorno dopo la “visita” a Berlusconi, gli azzurri pronti ad un nuovo “choc”. In sostanza, facciamo squadra e rete per rilanciare la regione. Le parole, però, devono avere un seguito. Nella sostanza, significa che il bonus carburanti –forse l’unico atto qualificante l’opposizione di centrodestra in Basilicata e i berlusconiani al parlamento viene accantonato. La giunta regionale lavorerà per “requisire” tutti i fondi per fare massa critica e finanziare lo sviluppo e le “cose serie” Come dire, il bonus carburante per i lucani –prima che andasse a regime è stato sconfessato dagli stessi proponenti. ”A livello parlamentare Forza Italia ed il centro destra –ha detto Latronico- hanno lavorato per ottenere una legislazione di favore nel campo energetico per la Basilicata. Dal fondo per la riduzione del prezzo del carburante (al momento ci sono 160 milioni di euro disponibili nelle casse del Mise), all’articolo 16 sulle Liberalizzazioni che assegna una quota di risorse fiscali ai territori dove avvengono le estrazioni petrolifere pur in un quadro di rigorosa compatibilità ambientale”. Insomma, dopo aver preso atto e ribadito il lavoro del centrodestra in parlamento nelle ultime legislature, Forza Italia appare più morbida. E intanto attacca il governo dovrebbe rivedere i decreti che garantirebbero (secondo il parere del Consiglio di Stato) le royalties tanto ai territori che estraggono petrolio tanto a quelli che ospitano i rigassificatori (Veneto). E poi c’è la vicenda Memorandum che prevede appena 50 milioni di euro annui per lavoro, ricerca e infrastrutture in Basilicata. Tutti d’accordo quindi a livello regionale nel chiedere nuove compensazioni e maggiori riconoscimenti. (FONTE: Articolo di Alessandro Panuccio – La Nuova del Sud)