Sono diciannove gli Uffici del Giudice di Pace, che operano nel distretto della Corte di Appello di Potenza, “salvati” dal decreto firmato ieri dal Ministro della Giustizia, Andrea Orlando. Queste le sedi che resteranno operative nel Potentino: Chiaromonte, Lauria, Polla, Sant’Arcangelo e Sapri; Irsina, Pisticci, Rotondella, San Mauro Forte, Stigliano; Acerenza, Avigliano, Bella, Calvello, Marsiconuovo, Pescopagano, Venosa, Vietri di Potenza e Viggiano. In Italia restano aperti quindi 285 uffici del giudice di pace (sono state 297 le istanze di mantenimento presentate al Ministero, dodici di queste rigettate). Sono state dunque accolte quasi integralmente le 297 istanze formulate dagli enti locali che si impegnano a mantenere a loro cura e spese gli uffici giudiziari di prossimità nei loro territori. “Si tratta di un’ulteriore razionalizzazione collegata all’attuazione della nuova geografia giudiziaria” ha sottolineato il guardasigilli. “Dopo una articolata istruttoria – ha continuato Orlando, come si legge dal sito del Ministero della Giustizia– si è introdotta così un’innovativa modalità di funzionamento degli uffici del giudice di pace con un coinvolgimento diretto nella gestione del servizio giustizia da parte dei comuni interessati, che si faranno carico del reperimento del personale di cancelleria e dei necessari investimenti economici”. Al momento dell’entrata in vigore del decreto, diventerà definitiva la soppressione degli uffici del Giudice di Pace che non rientrano nell’elenco delle richieste accolte. Queste chiusure consentiranno in tempi brevi di recuperare personale da impiegare negli uffici giudiziari che risultino maggiormente in sofferenza dopo l’entrata in vigore della riforma.