Disturbi del sonno. In Basilicata? cresce il numero di quanti ne soffrono
Claudio Buono
Anche in Basilicata è in crescita il numero di quanti soffrono di disturbi del sonno. La prima causa scatenante è certamente la crisi economica. Lo stress percepito è più che raddoppiato. A sottolinearlo è l’ANISAP Basilicata in occasione della Giornata mondiale del sonno che si svolge ogni anno, dal 2008, il venerdì prima dell’equinozio di primavera. Quest’anno cade il 14 marzo e lo slogan scelto è “Sonno riposante, buon respiro, corpo sano”. Complessivamente, tre adulti italiani su 10 vivono in deficit cronico di sonno: dormono poco e male, si svegliano spesso, non riescono a riposare bene hanno un rapporto complicato con il riposo notturno. I numeri, presentati alla vigilia della Giornata mondiale arrivano da un sondaggio su uncampione rappresentativo di italiani fra 18 e 70 anni. Il fenomeno colpisce maggiormente le donne, la fascia di età tra i 35 e i 54 anni, i residenti nelle regioni del Sud, i diplomati e i membri di famiglie numerose. Con un’aggiunta ancora più preoccupante: non lavorare diminuisce la quantità e peggiora la qualità del sonno. Il 50% dice di svegliarsi spesso nel cuore della notte, mentre il 45% non riposa abbastanza perché si addormenta tardi e si sveglia presto la mattina. Oltre il 40% di chi non chiude occhio o passa notti agitate dà la colpa a preoccupazioni e stress in privato o sul lavoro, mentre il 16% sente la pressione delle scadenze: troppe cose da fare in poco tempo. In particolare le donne, costrette ad acrobazie per dividersi tra lavoro e famiglia. Sono elevatissimi – evidenzia l’ANISAP – i rischi per la salute correlati a un sonno breve, leggero, discontinuo, e in genere insufficiente a garantire il necessario riposo dell’organismo: da evidenti pericoli nella guida di autoveicoli si arriva a minacce per la salute cardiovascolare, gastrica, intestinale, fino a maggiori rischi di influenza, di malattie infettive, di degenerazione neoplastica a carico di tantissimi organi, di obesità, di infertilità e di malattie neurologiche. I disturbi respiratori in sonno e la sleep apnea possono infatti portare vari problemi: ipertensione, patologie cardiache, ictus e diabete. Nonostante la maggior parte dei disagi nel dormire si possano prevenire o curare, meno di un terzo delle persone afflitte da questi disturbi si rivolgono al medico o a strutture specializzate per la prevenzione e cura. I problemi di sonno, dunque, non vanno trascurati. Ma cosa fare per superare questo tipo di disagio? Prima di tutto, consigliano gli esperti dell’ANISAP, è utile avere un ritmo sonno-veglia regolare, andando a dormire ogni sera e alzandosi ogni mattina alla stessa ora; evitare di andare a letto se non si è assonnati oppure di rimanere nel letto se si è ormai svegli. Gli elementi chiave per un sonno di buona qualità sono: la durata, che deve essere sufficiente per sentirsi riposati e vigili durante il giorno; la continuità: il sonno non dovrebbe essere interrotto; la profondità, fondamentale per riuscire a riposarsi davvero.