“La Diocesi di Potenza sperpera soldi”: lettera aperta a Papa Francesco da parte del giornalista Laguardia
Claudio Buono
Papa Francesco e Mons. Agostino Superbo
Sua Santità, sono indignato, da cristiano convinto oltre che da semplice cittadino, per quanto riportato dalle cronache dei quotidiani sul cattivo utilizzo dei soldi sperperati dalla Diocesi di Potenza, per sostentare millantatori e loschi figuri, piuttosto che i tanti poveri e le famiglie bisognose che continuano a crescere anche tra le Parrocchie della nostra Basilicata. Senza voler entrare nel merito delle decisioni del Vescovo di Potenza, mons. Agostino Superbo, che ha autorizzato, bontà sua, l’economo della Diocesi, don Pasquale Zuardi, ad elargire, dai soldi rivenienti dalla Cei dell’8 per mille, ben 45.000,00 euro ad un avvocato ritengo che possa indignare anche Lei apprendere poi che ai veri bisognosi, venga concesso un prestito massimo di soli 200 euro. Il mondo intero Santità, si è commosso alla notizia che nel mentre Lei presiedeva la Via Crucis del venerdì santo, ha disposto che il suo elemosiniere distribuisse piccoli ma importanti aiuti economici ai senzatetto, ai clochard della stazione Termini, ai poveri della Capitale, svuotando di fatto la cassaforte della Elemosiniera apostolica. Credo che anche la Sua reazione sia di indignazione, così come anche per tanti fedeli lucani, nell’apprendere dai verbali delle inchieste giudiziarie che la Curia potentina abbia destinato ingenti proventi, frutto della carità di tanti credenti, ad un libero professionista, dimenticandosi delle tante situazioni di bisogno in cui versano molte famiglie della città. I comportamenti del vescovo di Potenza, già molto chiacchierato per altre brutte vicende, a Lei ben note e su cui la Magistratura sta indagando, continuano a ingenerare sentimenti di incredulità e sconforto che contribuiscono ad allontanare i fedeli dalla Chiesa, proprio nel momento in cui, il Suo Alto Magistero, Santità, si sta caratterizzando per l’attenzione agli ultimi, ai poveri, ai tanti bisognosi della nostra società opulenta ed egoista. Ci aiuti, Santo Padre, a ritrovare con la preghiera e la fede il senso di quella carità cristiana e umana caratterizzata dai nobili gesti come quelli di un grande ed umile Vescovo, mons. Augusto Bertazzoni, che ancora oggi, a distanza di molti anni, è fortemente amato e venerato nella Diocesi di Potenza. Mi creda Santità, occorre riportare serenità e trasparenza, superando quelle omertà ingiustificate che nascondono, anche tra le mura di antiche Chiese della città, tanti misteri e atti ignobili. Ci sono sacerdoti che, di fronte a omicidi sospetti, hanno addirittura rivelato il falso o svelato confessioni, forse, non veritiere. Abbiamo toccato il fondo. Quanti brutti e cattivi esempi che stiamo trasmettendo ai tanti giovani e agli anziani che affollano ancora le nostre umili Chiese, ricche di tanta fede e di quei valori che Santi, come Papa Giovanni XXIII e Papa Giovanni Paolo II, hanno saputo trasmettere nel loro cammino di Fede. Non ci abbandoni Santità e vegli con la Sua preghiera anche sulla nostra Diocesi e sui suoi autorevoli rappresentanti.
Gianluigi Laguardia – Giornalista (nella foto in alto a destra)