BELLA – Ad oltre un mese e mezzo dal commissariamento del circolo PD di Bella, i militanti bellesi hanno presentato ricorso contro la decisione assunta l’8 settembre dal segretario provinciale del partito, Antonello Molinari: e così gli equilibri politici a Bella stanno davvero saltando del tutto, con il rischio di travolgere anche l’amministrazione comunale, visto che la base del Pd locale a la maggioranza sono contro il sindaco Michele Celentano. “L’amministrazione comunale traballa”, fanno sapere i firmatari del ricorso. Tutto ha avuto inizio –si legge in una nota del Pd di Bella- il 30 agosto scorso, quando 8 degli 11 membri del direttivo del circolo Pd di Bella presentavano una formale e motivata mozione di sfiducia nei confronti dell’allora segretario di Circolo, Vito Carlucci. Una settimana più tardi, il 6 settembre, il direttivo si riuniva nuovamente per procedere alla elezione di un nuovo segretario: Salvatore Santorsa (nella foto in basso a destra). Il verbale veniva trasmesso in originale alla segreteria regionale. Poi è intervenuto il segretario provinciale Molinari, il quale rese noto del commissariamento del circolo Pd, in attesa di verificare la regolarità delle procedure adottate, ma senza alcun riferimento statutario. Commissariamento confermato nella riunione del 10 settembre, “senza comunque fornire –si legge- alcuna giustificazione statutaria che delegittimasse la procedura adottata dal Direttivo per la sfiducia prima e per l’elezione del nuovo segretario poi”. Ad un mese e mezzo dall’incontro con Molinari, però, nulla è accaduto. E i firmatari del ricorso lamentano: “siamo tenuti in ostaggio dal segretario Molinari, che con un prepotente atto di forza ha privato gli stessi dell’autonomia programmatica, politica ed organizzativa, sancite dall’art. 3 comma 1 dello statuto regionale”. Il Circolo, così bloccato, non può svolgere la sua
Bella, il PD si oppone fa ricorso contro il commissariamento. In ballo c’è anche il Consiglio Comunale
