DC, Potenza: “Il Mezzogiorno e la Basilicata rischiano di perdere 3,5 miliardi di € per colpa del Governo Renzi”
Claudio Buono
A sinistra Giuseppe Potenza, segretario regionale DC
“Mentre Giunta e Consiglio Regionali stanno producendo il massimo sforzo per rendere la manovra finanziaria quanto più equa e solidale, intercettando sollecitazioni e domande che provengono dalla società civile e in particolare da ultimi e penultimi per disagio sociale, non è ancora scongiurato il rischio di sottrarre, ad opera del Governo Renzi, 3,5 miliardi di euro al Mezzogiorno per coprire altre spese, oltre al pericolo della riduzione del cofinanziamento ai progetti europei”. E’ il commento del segretario regionale della DC-Libertas Basilicata Giuseppe Potenza evidenziando che “come è stato sostenuto nella relazione del Presidente Pittella e nel dibattito, sia pure con diverse argomentazioni, i fondi comunitari sono l’unica risorsa certa su cui poter contare e pertanto rivestono un ruolo di centralità nella programmazione. Dunque il comma 122 della Legge di Stabilità 2015 pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale (come si riporta a margine della nota) impone un’iniziativa adeguata e senza divisioni politiche”. Per il segretario della Dc “non si è fatto in tempo ad esultare di fronte alla notizia che la spesa dei Fondi Ue nel 2014 ha superato i target (al 31 dicembre, sono risultate certificate “spese superiori a 33 miliardi, 1,9 in più dell’ammontare in scadenza”; fra gennaio e dicembre sono state documentate alla Commissione Ue “spese per 7,9 miliardi, di cui un terzo a rischio disimpegno”) che dobbiamo fare i conti con una situazione che potrebbe compromettere lo sforzo titanico di cui parla Pittella per recuperare welfare, investimenti ed occupazione provando a rimettere in moto un meccanismo di sviluppo. E’ dunque ancora più pregnante di significato l’appello del Governatore a mettere insieme tutte le forze di cui disponiamo e, aggiungo, a tenere gli occhi ben aperti per evitare quello che già da qualche parte è stato definito lo “scippo” dei fondi Ue per le Regioni del Sud. Uno “scippo” che avrebbe ripercussioni ancora più pesanti nella nostra situazione di emergenza sociale ed occupazionale. Per il Governo Regionale, tenuto conto che nelle cinque regioni convergenza (Campania, Puglia, Calabria, Basilicata e Sicilia) la spesa ha raggiunto il 67,3% e da noi anche un livello superiore al 70%, resta, comunque, per l’anno in corso la sfida di completare la programmazione 2007-2013 senza perdere nemmeno un euro”.