TITO – Dopo Potenza e Sant’Angelo Le Fratte, anche Tito Scalo entra a far parte del circuito del riciclo promosso dalla società cooperativa Green Service: un eco compattatore è stato installato ieri mattina a Tito Scalo, nei pressi della latteria Salvia. E a breve saranno coinvolte anche le comunità di Baragiano, Vietri di Potenza e Picerno. A renderlo noto è la Green Service, giovane società lucana, che ha messo in campo questo importante progetto, che sta andando avanti con successi grazie anche agli eco compattatori presenti a Potenza, precisamente al Carrefour-Eurospin e Caritas Diocesana, e nel paese delle Cantine, Sant’Angelo le Fratte. Negli eco compattatori si può conferire pet e alluminio, e in cambio si ricevono buoni sconto.  Un progetto, quello della Green Service, partito solo quattro mesi fa, e si sta espandendo su tutto il territorio lucano con grande rapidità. Il Melandro sta diventando di fatto motore di un’iniziativa che ha tutti i connotati per espandersi sul territorio regionale e non solo.  “L’iniziativa –fanno sapere dalla Green Service- ha bisogno oltre alla forza, alla tenacia e alla buona volontà dei privati e dei singoli cittadini di una attenzione particolare da parte della politica tutta e degli amministratori locali. La società Green Service è attenta al territorio e, lo dimostra con una proposta che, oltre a salvaguardare il bene della comunità tutta, propone un metodo innovativo, tecnologico, green e soprattutto in questo periodo di grave congiuntura economica, remunerativo. La gestione del rifiuto diventa una questione meritocratica”. Insomma, chi più ricicla più guadagna. Per ogni conferimento (per esempio una bottiglia di plastica) l’eco bonus è pari a 8 centesimi di euro. E ci crede al progetto la Latteria Salvia, che ha deciso di installare l’eco compattatore nel suo punto vendita di Tito. Gli eco bonus potranno essere utilizzati per fare spesa nei punti vendita di Tito paese, Tito Scalo e Potenza. A breve gli eco compattatori saranno anche a Vietri di Potenza, Picerno e Baragiano. Ma sembra ormai una “buona pratica” pronta ad espandersi su tutto il territorio.

Claudio Buono

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