L’antica civiltà Nazca, e in particolare i risultati del progetto che ha consentito di ricostruire la complessa configurazione culturale di questa società precolombiana, nota soprattutto per misteriosi geoglifi, saranno al centro del seminario “Gli antichi Nazca – archeologia, studi e ricerche: il contributo dell’Italia” che si svolgerà a Potenza, venerdì 20 Marzo, alle ore 17 nell’aula Magna dell’Università degli Studi della Basilicata, in via Nazario Sauro. I risultati del progetto saranno illustrati da Giuseppe Orefici, direttore della missione archeologica italiana che dal 1982 opera a Nazca, spaziando dalle ricerche archeologiche su questa civiltà, e in particolare sul centro cerimoniale di Cahuachi. Nel corso dell’evento – patrocinato dall’Unibas, dalla Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici di Matera, dal dipartimento di Scienze Umane e dal dipartimento delle Culture europee e del Mediterraneo dell’Ateneo lucano – Orefici presenterà gli ultimi risultati delle campagne di scavo nel Templo Sud di Cahuachi e nel sito Inca di Paredones, offrendo una prospettiva multidisciplinare sulla cultura Nasca. La missione ITACA attraverso metodologie integrate di remote sensing, archeogeofisica, topografia, diagnostica, geomatica e field survey, svolge dal 2007 attività di ricerca finalizzata all’archeologia preventiva, al monitoraggio dei siti archeologici, alla valutazione dei fattori di rischio ambientale ed antropico (inclusi gli scavi clandestini) e alla diagnostica per la conservazione e la conoscenza del patrimonio culturale. Dopo i primi rilievi e prospezioni aeree nell’area del bacino idrografico di Nazca, sono state condotte numerose campagne di indagine periodiche annuali che hanno portato alla scoperta, nel 2008, di un vasto insediamento sepolto nel letto del fiume Nazca, tra il Centro cerimoniale di Cahuachi e la Pampa dei geoglifi. Cahuachi, è nota per essere stata la città cerimoniale della civiltà Nasca che fiorì tra il I sec. a.C. ed il V sec. d.C.. Probabilmente, in seguito ad un violento terremoto e successivi eventi alluvionali, il complesso cerimoniale venne abbandonato dai suoi stessi abitanti, che lo ricoprirono con macerie e materiale con cui era stato costruito. Più recente è la campagna di prospezione archeogeofisica del Monticolo Sud (2011-13) che ha consentito di rilevare anomalie relative ad una piramide (Templo Sud) confermata dagli scavi in corso che stanno riportando alla luce diverse fasi di un’articolata struttura e depositi archeologici di interesse cerimoniale. I risultati scientifici che saranno illustrati rappresentano un importante passo avanti nella conoscenza di questa straordinaria e antica civiltà precolombiana. L’incontro inizierà con gli indirizzi di saluto del Direttore della Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici di Matera Unibas, Francesca Sogliani, e dei Direttori dell’IBAM CNR, Daniele Malfitana, e dell’IMAA CNR, Vincenzo Lapenna. Introdurrà Nicola Masini che presenterà le attività della Missione scientifica del CNR in Perù, denominata ITACA (Italian scientific mission for heritage Conservation and Archaeogeophysics), da lui diretta, ed incentrata in particolare nel territorio di Nazca. A conclusione dei lavori, verrà firmato un Accordo tra i due istituti CNR e il Centro de Estudios Arquelogicos Precolombinos per l’istituzione di una sede operativa della missione del CNR a Nazca.