Al netto delle esternazioni più o meno condivisibili sulle vicende politiche regionali, quello che ci interessa e resta in primo piano, è l’attenzione che il Governo Regionale e la politica più in generale, riversa sui veri problemi della società lucana. Il reddito minimo, le vicende legate alle concessioni petrolifere, i ritardi nel sistema di riorganizzazione della raccolta e smaltimento rifiuti, i numeri sulla disoccupazione giovanile, solo per citare gli esempi più eclatanti, fanno da contrasto all’azione solitaria del Governatore Pittella, tesa a rasserenare il clima di scontro creatosi nei mesi scorsi nelle piazze lucane e alla capacità di ridefinizione di un sistema sanitario vero primo obiettivo del risanamento dei conti regionali. È da qui che deve partire la riflessione che tutti i corpi sociali, quelli sindacali e quelli imprenditoriali per primi, devono fare in questi giorni dedicati alla riflessione ed alla Risurrezione. Non è certo con i proclami, gli annunci, le denunce, che si costruisce una nuova Basilicata, ma con la definizione di un’agenda di lavoro che abbia al primo posto, scusate la ripetizione voluta, il lavoro. Azioni forti di contrasto alla povertà, sembrano vedersi all’orizzonte regionale, ma il sostegno alle imprese, per esempio, crediamo debba venire dalla offerta di servizi funzionali a chi si insedia sui territori. Per non dire del disagio che vive la città capoluogo di Regione, troppo rinchiusa su stessa nelle rivendicazioni economiche e troppo dipendente dalla manna che cade dal cielo oppure dei ritardi, clamorosi è chiaramente in contrasto con gli “assurdi” provvedimenti legislativi sullo scioglimento delle Province, creando ovunque caos e crisi esistenziali. In questa fase, è quello che come Centro Democratico abbiamo sollecitato andando oltre la querelle sulla indicazione dei nuovi assessori regionali che a questo punto, rischia di essere una barzelletta tra chi li evoca, chi li annuncia, chi li smentisce, chi si autopropone, chi finanche interpreta i sospiri ed i pensieri del Presidente attraverso le parole di terzi. Oggi siamo ad una svolta epocale per la politica italiana e lucana. Il nuovo sistema elettorale parlamentare è quello che a cascata sicuramente emergerà a livello regionale, ci fa capire che si va verso un sistema di governo unico anche del pensiero. E noi, moderati e riformisti, non possiamo accettarlo supinamente. Lo facciamo rilevare, partendo dal tentativo di rilancio di un momento di confronto e di condivisione con Realtà Italia che sono convinto sosterrà con una sua lista Nicola Benedetto candidato Sindaco a Matera, lo sollecitiamo invitando gli amici di Scelta Civica, presenti ancor più a Potenza e nel potentino in particolare, a raccogliere questa sfida. La sfida cioè di un’area politica che va oltre le polemiche e le rivendicazioni (anche per correggere il tiro di taluni osservatori distratti nella scrittura e nella lettura dei giornali) ma invita a ragionare su temi e tesi condivise che, è ovvio, interlocutori esterni, stranieri, benchè bene accetti in questa Regione non possono pensare di farci ogni giorno senza produrre nulla di concreto. Il Pd se ne faccia una ragione e ne prenda atto (le elezioni di Matera e di tanti comuni si avvicinano), il Presidente della Regione si convinca ad usare ancor più il suo decisionismo riformatore abbattendo le barriere di ostilità che altri hanno creato intorno a lui.