Se il trend positivo del dato sul lavoro a livello nazionale è proprio l’agricoltura, che nei primi tre mesi dell’anno cresce, a livello nazionale, di oltre 6 punti percentuali, in Basilicata il dato è stabile. Lo riferisce la Cia-Confederazione italiana agricoltori, commentando il rapporto dell’Istat. In Basilicata cambia però la caratteristica degli occupati con un incremento delle assunzioni: al primo trimestre 2015 in totale sono 13mila di cui 6 mila dipendenti e 7 mila indipendenti; al primo trimestre 2014 invece i 13 mila occupati si dividevano in 4 mila dipendenti e 9 mila indipendenti. Non si deve comunque trascurare – aggiunge la nota – che al primo trimestre 2015 le aziende agricole cancellate dagli albi delle Cciaa di Potenza e di Matera sono state 407 (277 a Potenza e 180 a Matera) contro 132 nuove iscrizioni (72 a Potenza e 60 a Matera) per un totale di 17.525 imprese attive. I dati dell’Istat sull’occupazione -sottolinea il presidente nazionale della Cia Dino Scanavino- dimostrano ancora una volta che l’agricoltura è uno dei settori più importanti e strategici su cui puntare per avviare una ripresa consolidata del sistema economico nazionale. Quella agricola, è infatti un’attività unica in termini di virtuose relazioni economiche e sociali con i territori di riferimento. Non solo -continua il presidente della Cia-, sempre di più oggi gli agricoltori sono tra i principali protagonisti dei processi di cambiamento e delle sfide globali della società moderna: assicurano il cibo, contribuiscono all’educazione alimentare con effetti positivi sulla salute e in termini di lotta agli sprechi, gestiscono capillarmente le risorse naturali come suolo e acqua, forniscono un contributo importante alla salvaguardia ambientale e al mantenimento della biodiversità. Per tutte queste ragioni -continua Scanavino- è urgente che oggi le imprese agricole siano messe al centro dell’agenda economica nazionale. Nonostante mille difficoltà, dopo un anno non facile che ha visto crollare i redditi agricoli italiani e ridursi il valore aggiunto, i dati odierni dimostrano che il settore è vitale e pronto a raccogliere la sfida della ripresa. Ecco perché ora va valorizzato con un progetto organico di rilancio. Secondo il presidente regionale della Cia Nicola Serio restano di attualità tutte le questioni sollevate nel primo incontro che abbiamo avuto con l’Assessore Braia a partire dall’esigenza del ripristino operativo del Tavolo Verde, finalizzato ad attivare una concertazione programmatica e progettuale, tesa ad affrontare problemi, criticità oltre che effettuare scelte e individuare adeguate ed efficaci soluzioni, coerenti con i bisogni e le esigenze del settore, in modo da recuperare gli oggettivi ritardi sia sul versante della spesa in corso 2007/2013 che sul nuovo PSR 2014/2020. Auspichiamo pertanto un nuovo metodo di relazioni che ha come obiettivi prioritari: affrontare e rimuovere problematiche contingenti che riguardano la semplificazione amministrativa e burocratica; favorire il ricambio generazionale; l’istituzione del sistema dei controlli unici; il tema dei danni da fauna selvatica; l’accelerazione dei pagamenti UECA; affrontare le emergenze legate alla patologie che oggi minano il nostro patrimonio arboreo e forestale, (cinipide castagno, xylella oliveti e sharka per le drupacee); approvare la legge regionale sulla bonifica delle strutture in amianto; la nuova regolamentazione sulla macellazione aziendale. Contestualmente si tratta di definire questioni di prospettiva in particolare per ciò che riguarda il nuovo ciclo di programmazione 2014/2020, fissando criteri nuovi per gli investimenti, in particolare bandi a sportello con precise griglie di valutazioni, misure finanziarie di accompagnamento agli investimenti, la creazione dello sportello unico delle autorizzazioni in agricoltura, le misure consulenza e l’innovazione.