Con l’inaugurazione sabato prossimo della Via Ferrata Dolomiti Rocks, la prima via ferrata del Meridione d’Italia, salgono a 95 le attrazioni turistiche censite in Basilicata dall’Istituto Tedesco Qualità Finanza (su dati Istat e Tripadvisor 2013), che presto diventeranno 96 non appena entrerà in funzione il “macroattrattore” di Monte Cotugno-Senise. Nel numero rientrano attrazioni culturali, musei, spettacoli dal vivo, Parchi letterari e naturalistici, ecc., con una valutazione media per la Basilicata pari a 4,75 (scala 1-5) e un punteggio totale (su 93, in quanto per il Volo dell’Aquila si deve attendere l’avvio) pari a 440 punti che collocano la Basilicata al terz’ultimo posto per numero e punteggio acquisito. La via ferrata, per dislivello e difficoltà (una serie di scalette e funi d’acciaio), sarà adatta a tutti e classificabile come EEA, da definizione “sentiero attrezzato poco esposto e poco impegnativo con lunghi tratti di cammino”. Lungo queste dorsali rocciose – quasi 3,6 km di lunghezza totale, fra canali e camminamenti e passaggi verticali – si potranno raggiungere così angoli di natura altrimenti inaccessibili: due saranno i tragitti che partono dal ponte romano su Vallone Caperrino e salgono verso Castelmezzano (1731 metri di lunghezza e un dislivello di 250) e verso Pietrapertosa (1778 metri di lunghezza e 330 di dislivello). Per il Centro Studi Turistici Thalia siamo dunque in una fase “più che matura” per nuovi e vecchi attrattori turistici. La questione oggi non è certamente legata al numero o se crearne altri quanto alla loro promozione, alla loro fruizione e ancor più alla loro commercializzazione perché visitatori e presenze di attrazioni sono ancora bassi (ancor più in un rapporto investimento pubblico-turisti stagionali). Su tutti calza a pennello l’esempio che viene da qualche anno dal Parco della Grancia con l’attrattore del Cinespettacolo: partiti con grandi numeri di presenze e un calendario di programmazione piuttosto ampi, nel corso degli anni i due mega-attrattori hanno visto ridurre entrambi i fattori di successo con benefici sempre più limitati diretti per le strutture ricettive e di ristoro che indiretti per l’economia locale. “La Grancia serva da lezione. Ritornano di grande attualità – sottolinea Arturo Giglio, segretario del C.S. Thalia – due questioni su tutte: i pacchetti soggiorno-visite per allungare la permanenza dei target specifici per ciascun attrattore (avventura, ambiente, cultura, sport, famiglia, giovani, ecc.); i consorzi degli operatori se vogliamo realmente raggiungere quell’obiettivo che il Presidente Pittella, da antesignano, pose nella precedente legislatura regionale quando era Assessore alle Attività Produttive-Turismo, di intercettare flussi turistici di nicchia, puntando su un turismo che regali emozioni, all’interno di una strategia intelligente, specie rispetto al recente passato quando non c’erano scelte di nicchia e tanto meno di attrazioni. Non è un caso che oltre alle “pagelle” lusinghiere dei turisti stranieri, raccolte dalla Fondazione Mattei, per buona cucina e ospitalità ricettiva, un altro riconoscimento ci viene sempre dall’Istituto Tedesco Qualità Finanza che in tema complessivo di accoglienza ci assegna un bel 9 e mezzo e il primo posto nella classifica qualità degli alloggi. E’ dunque matura – aggiunge – la nostra proposta di realizzare l’itinerario Basilicata coast to coast attrazioni suddiviso per almeno tre “generi” (emozioni, spettacoli, cultura). Inoltre, ogni operatore del settore sa che è fondamentale migliorare i propri standard e offrire un servizio sempre migliore per rimanere competitivi come sta avvenendo per l’offerta agrituristica nell’area delle Dolomiti Lucane è fortemente impegnata alla riqualificazione”. Il Thalia in proposito cita un “caso virtuoso” nel territorio di uno dei borghi più belli d’Italia (Castelmezzano), quello del Molino della Contessa che ha rinnovato il look esterno decisamente più “accattivante” con le ampie vetrate a piena luce per non perdersi la visuale del paesaggio, incrementando il numero dei coperti, quello degli ospiti con una nuova casa tutta per loro (in grado di ospitare altri cinque nuclei familiari) e migliorando i servizi per gli ospiti. E si conta quanto prima di completare la piscina, il primo impianto nautico con veduta delle Dolomiti Lucane per offrire un’altra emozione: nuotare nel Parco naturalistico con lo sguardo mozzafiato sulle Dolomiti. Ovviamente prendendo per la gola gli ospiti attraverso i menù della tradizione contadina.