Vieni Spirito, Vieni Spirito, Vieni in mezzo a noi…” è questa l’invocazione con la quale i 600 adoratori eucaristici della Basilicata hanno iniziato la loro domenica di preghiera nella cattedrale di Acerenza. Organizzato dalla parrocchia dei Santi Pietro e Paolo di Potenza il primo convegno regionale delle parrocchie di Basilicata che portano avanti dal 2012 l’Adorazione Eucaristica perpetua ha rinsaldato nei convenuti la fiducia nel Signore e la volontà di dare testimonianza affinchè l’adorazione si diffonda in tutte le parrocchie. Gli adoratori delle parrocchie di Potenza, Bella, Tursi, Acerenza, Maschito, Pisticci, Bernalda e Montescaglioso, con i loro parroci giorno e notte, ininterrottamente il Santissimo Sacramento viene adorato da volontari che trovano il tempo di dedicare al Signore un’ora della loro giornata. Dopo le lodi iniziali Don Alberto Pacini, che coordina il movimento degli adoratori italiani , ha invitato i convenuti “ a testimoniare la gioia di Gesù per noi perché di questo il mondo ha bisogno..Nel mondo prevale il rumore delle cose brutte e per questo 80 parrocchie in Italia e migliaia in tutto il mondo sono testimoni che i miracoli si avverano, che Gesù ci ascolta, ci parla, ci fa ragionare, ci indica la strada. Abbiamo bisogno di testimoni di preghiera come Madre Teresa di Calcutta e Padre Pio che non cessavano di pregare e fare il bene giorno e notte. Se le parrocchie diventano cuore di preghiera la comunità tutta si trasforma , le famiglie si rinsaldano, i cuori si rasserenano. Don Alberto ha affidato agli adoratori eucaristici di Basilicata due impegni “…Aprite le vostre chiese e fatene case accoglienti per le persone in crisi, per chi non ha conosciuto Cristo. L’adoratore è apostolo e annunciatore. Il secondo impegno è quello di dare testimonianza , a partire dalla famiglia, dai parenti e dagli amici per espandersi all’intera comunità. Don Giacomo Cirulli ha esaminato il vangelo di Luca, cap.24 che racconta dei discepoli di Emmaus.. Essi, dopo aver visitato il sepolcro vuoto, inquieti si interrogano e non riconoscono Gesù che li ascolta e fa loro delle domande. E’ solo allo spezzare del pane che finalmente sentono con loro il Maestro e solo allora gli chiedono “ Resta con noi Signore perché si fa sera. Gli apostoli non hanno riconosciuto Gesù perché non hanno voluto comprendere il mistero della Croce. Gesù si offre nell’Eucarestia sempre e ci aspetta per salvarci. Toccanti le testimonianze degli adoratori che con semplicità hanno raccontato di figli piccoli con la leucemia, di ragazzi ammalati di tumore, instabili nella psiche. Hanno raccontato la necessità del silenzio, della contemplazione che appaga, del Signore che dà risposte anche quando non sappiamo chiedere. Il parroco don Pierpaolo Cilla e tutta la comunità di Acerenza ha accolto gli ospiti come fratelli e la splendida cattedrale di Acerenza e il suo centro storico hanno aiutato nella preghiera e nella riflessione.