Domenica 27 settembre, nell’Istituto Comprensivo di San Fele, si è concluso la sesta edizione di Spiritualia, due giornate per far conoscere in Basilicata San Giustino De Jacobis. Dopo una visita alla casa del santo nel centro storico del paese, un pubblico attento ha seguito il dibattito “Papa Francesco, analisi di un pontificato: tra misericordia e nuove sfide”tra David Murgia, giornalista, scrittore, autore televisivo italiano e Franco Rina, giornalista della redazione politica del Tg La7, direttore di “CinemadaMare”. Rina ha esordito sottolineando che le “comunità meridionali, appollaiate e disperse tra i monti, sono nate da grandI testimonianze e tradizioni e questo patrimonio di cultura va salvaguardato per nutrire il nostro futuro. I nostri piccoli paesi sono un luogo dell’anima e San Fele, come tanti paesi lucani, è difficile da raggiungere e ti incanta con il suo silenzio , i borghi, i boschi”. Incalzato dalle domande di Rina, Murgia ha raccontato i due anni del papato di Francesco, anche con un ricco e interessante materiale filmato. “Ho conosciuto Papa Francesco in Argentina, al tempo del tracollo dei bond e già allora nella sua diocesi incalzava i ricchi ad aiutare i poveri che, a causa della crisi non avevano nulla. Dopo la sua elezione, con Tv 2000 abbiamo chiesto aiuto alla televisione argentina per avere materiale su Francesco e da subito abbiamo scoperto la sua capacità di comunicare con i semplici e i poveri,la sua fedeltà alla dottrina sociale della Chiesa che chiede di andare verso le “periferie del mondo “ per essere missionaria. Il viaggio negli Stati Uniti e il discorso all’assemblea dell’Onu hanno sintetizzato gli impegni urgenti che il mondo ha secondo Francesco : Terra per tutti per dare a tutti dignità, combattere la fame nel mondo e difendere l’ambiente, come con forza ha ribadito con l’enciclica “ Laudato si” “ Per Murgia, che vive a stretto contatto con gli ambienti vaticani , Francesco è subito dai tradizionalisti perché non porta le scarpe rosse, ma grandi scarponi ortopedici, più volte risuolati,vive semplicemente in locale a Santa Marta e non nei sontuosi palazzi vaticani e li’ si alza la mattina presto e prende il caffè alla macchinetta dell’atrio con il guardiano notturno. Rina conclude che Francesco porterà avanti le sue riforme perché è amato dalla gente e travolgerà tutti i suoi oppositori. Alle 20:00 Eva Immediato e Vincenzo D’Orsi hanno messo in scena il recital di suoni e parole “San Giustino de Jacobis: Servo per amore, al servizio della vita”. L’assessore alla cultura e alle politiche sociali del Comune di San Fele Raffaella Carlucci, concludendo la serata, ha detto che “ Spiritualia vuole ricordare il 150 anniversario della nascita di San Giustino De Jacobis che divenne Abuna Jacob per le popolazioni etiopi. E quando Paolo VI lo proclamò santo nel 1975, l’episcopato di quel Paese lo definì «il padre della Chiesa d’Etiopia. In anticipo sui tempi entrò in dialogo con i cristiani copti. Uno di essi, Ghebrè Michail, passò al cattolicesimo e aiutò il missionario nell’opera di diffusione della fede cattolica. Ma quando Abuna Jacob venne ordinato vescovo sorse un contrasto con il vescovo copto. I cristiani vennero perseguitati e Giustino, espulso, si spense a Zula (Eritrea) il 31 luglio 1860. Valorizzando il luogo di nascita del Santo ci auguriamo che San Fele possa entrare nel circuito degli itinerari religiosi con Muro Lucano ed Acerenza. Portiamo avanti una difficile politica di rete con i comuni vicini per offrire, utilizzando anche la grande occasione di Matera 2019, occasioni di riposo e crescita a turisti intelligenti.”
Mario Coviello