“E’ stato solo uno stupido scherzo. Chiedo scusa alla madre di Denise. Se vuole venire e conoscere mia figlia, stare con lei per qualche giorno noi siamo qui”. A dichiararlo al Quotidiano della Basilicata è la madre della ragazzina di Tito, che ad agosto ha risposto all’appello sulla bacheca facebook di Piera Maggio indirizzato alla sua bambina scomparsa undici anni fa a Mazzara del Vallo. La donna spiega che la ragazzina, dopo un’iniziale ritrosia, ha ammesso di aver scritto quel messaggio («Sono Denise, mamma»), e anche ai carabinieri ha ammesso che si sarebbe trattato soltanto di uno scherzo crudele. Inoltre aggiunge che nei giorni scorsi si sarebbe già sottoposta al prelievo di un campione di saliva in caserma, per un confronto col Dna della piccola Denise, proprio come chiesto dalla stessa Piera Maggio e dal suo legale, l’avvocato Giacomo Frazzitta. A destare particolare attenzione sul messaggio, postato ad agosto sulla bacheca della donna che da undici anni chiede di sapere il destino di sua figlia, era stata l’impressionante somiglianza tra Denise e la ragazzina, oltre al cognome che coincide con quello, trascritto nelle carte dell’inchiesta, del capo di un campo Rom vicino Mazzara del Vallo dove la bimba venne cercata inutilmente qualche giorno dopo la sua scomparsa. Soltanto agli inizi del mese il caso di Denise aveva subito quella che a molti era apparsa una brusca battuta d’arresto con la conferma in Appello dell’assoluzione di Jessica Pulizzi, la giovane accusata di avere rapito la sorellastra di 4 anni (figlia dello stesso padre), una volta abbandonata la pista del rapimento ad opera degli zingari. Durante il processo d’appello era emersa anche un’intercettazione ambientale del 2004, in cui Jessica avrebbe accusato sua madre di averla uccisa. Un’intercettazione considerata rilevante da cui sarebbe già partita una nuova inchiesta della Procura di Marsala.
Fonte: Il Quotidiano del Sud
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