Il copione è sempre lo stesso: il vantaggio del Picerno, il pari ospite, la reazione e la mancanza di precisione sotto porta. E la severa punizione del gol incassato e la sconfitta. Quest’ultima anche ieri ingiusta. Ma il calcio è così, e Picerno e i picernesi stanno testando bene -sulla loro pelle- com’è questo difficile campionato di Serie D. ìIl Picerno si fa rimontare come domenica scorsa ad Aprilia, dove i gol di vantaggio erano però due. Al “Donato Curcio” la squadra di De Pascale si è portata meritatamente in vantaggio con Tarascio al 23’, per poi subire dopo 6’ il pari ospite ad opera di Esposito, a seguito dell’ennesimo svarione difensivo della stagione. Poi solo Picerno e al 29’ della ripresa il vantaggio ospite a firma di Guadalupi. La cronaca della partita inizia davvero con un grande brivido e tanta paura: dopo appena dieci secondo Esposito del Pomigliano cade a terra a seguito di un contrasto, e sbatte violentemente la testa. Tra urla in campo ed apprensione, per alcuni secondi si pensa davvero al peggio, e il giocatore viene subito soccorso. I gol: al 23’ splendido il tiro di Ragosta di controbalzo, che ha tolto le ragnatele all’incrocio dei pali della porta difesa da Vitale. Poi subito dopo 6’, al 29’, il pareggio di Esposito, lasciato incredibilmente solo in area su cross di Mignogna. Poi nella ripresa, dopo 28’ minuti giocati nella metà campo del Pomigliano, arriva la beffa per il Picerno con il gol di Guadalupi da fuori area. Al secondo ed ultimo minuto di recupero proteste per un mani in area campana, con l’arbitro che prima mette il fischietto in bocca e poi cambia idea dopo aver guardato il guardalinee. Finisce 2-1 per i campani allenati da mister Feola, e tra i fischi dei tifosi picernesi accorsi “Donato Curcio”.
Claudio Buono
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