Picerno, che batosta: 2000 € di multa e una partita a porte chiuse. La società alza la voce e scrive alla Lega

Foto ACROCALCIO

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Una vera e propria batosta per la società del Picerno dopo la gara giocata in casa con la Virtus Francavilla. Oltre alla sonora sconfitta rimediata contro i pugliesi, sono arrivate anche le decisioni del Giudice Sportivo della Serie D, che ha deciso di infliggere alla società melandrina 2.000 euro di multa ed una gara da disputare a porte chiuse. Questa la motivazione: “per la indebita presenza, al termine della gara nella zona antistante gli spogliatoi, di persona non autorizzata che contestava l’operato dell’Arbitro. Per avere propri sostenitori per la intera durata della gara, rivolto all’Arbitro espressioni offensive e minacciose; – nel corso del secondo tempo, colpito con sputi il Dirigente accompagnatore e l’allenatore della squadra ospite; al termine della gara, impedito, in numero di circa 50, l’uscita dall’impianto di gioco dell’autovettura con a bordo gli Ufficiali di gara intonando, nel contempo, cori offensivi all’indirizzo dei medesimi rendendo necessario l’intervento dei militari dell’Arma; reiterato la propria condotta anche dopo l’intervento della Forza Pubblica e lanciato un sasso sul parabrezza della vettura lesionandolo. A seguito di ciò gli Ufficiali di gara erano costretti ad uscire da un cancello secondario e venivano scortati dall’autovettura dei Carabinieri. Si fa obbligo di risarcire i danni se richiesti e documentati”. Oltre alla pesante multa e alla gara da disputare a porte chiuse (il 29/11 contro l’Isola Liri), sono stati squalificati: Garofalo (3 giornate), Petrarca ed Esposito (1 giornata). Inoltre la “batosta” arriva nella giornata in cui la società si è separata consensualmente con gli atleti Giraldi, Di Ruggiero, Savasta e Garofalo, quest’ultimo ormai ex Picerno. Contro il Gallipoli domenica, in una gara delicatissima, sarà vera emergenza per la squadra del neo allenatore La Cava. Ma non finisce qui: subito dopo la partita di domenica, a seguito di un arbitraggio alquanto scandaloso, il presidente Venetucci ha scritto una lettera al presidente della Lega Nazionale Dilettanti, Antonio Cosentino, e  al Responsabile CAN D Carlo Pacifici:

Egregio Presidente, 
come società sportiva non avremmo mai voluto sederci a scrivere ciò che leggerà di seguito ma dopo quanto accaduto nella giornata di ieri, 15 novembre c.a., in occasione della partita AZ Picerno – Virtus Francavilla, valevole per la 12ma giornata del girone H del campionato di calcio di serie D, è stato, praticamente, impossibile astenerci dal farlo. Ieri non è stata una bella giornata e non per il risultato avverso ma per una serie di episodi riportati ampiamente nei resoconti delle cronache sportive che hanno riguardato questa partita e che hanno visto, purtroppo, come protagonista, in negativo, la terna arbitrale.  Crediamo nello sport, nella lealtà e nella buona fede di chi scende in campo e crediamo che possa capitare, anche, una giornata “storta” a chiunque, arbitri compresi, ma non essendo, quella di ieri , la prima occasione in cui tali episodi, penalizzanti, nei nostri confronti, si sono verificati, in questo “terzo” di campionato, abbiamo ritenuto doveroso far presente questa, oramai, insostenibile, situazione. Siamo una società giovane, probabilmente, anzi quasi sicuramente, un po’ inesperta e proviamo fastidio per atteggiamenti immotivati e ingiustificatamente “ostili”. Siamo i primi ad accettare i verdetti del campo, ma vogliamo che siano davvero del campo, e non riteniamo giusto che centinaia di sportivi che seguono la nostra squadra con tanto affetto e sacrifici, vengano mortificati da inspiegabili decisioni che rischiano di condizionare il nostro cammino per l’intera stagione. Non accampiamo alibi e non cerchiamo giustificazioni ma al tempo stesso chiediamo lo stesso rispetto che diamo ad avversari e direttori di gara. Ed è per queste ragioni che ci rivolgiamo alle autorità di governo del calcio affinchè non si verifichino più, nelle decisioni arbitrali, torti così marchiani da diventare profondamente umilianti per chi li vive in diretta. Chi ci ha incontrato fino ad oggi ha conosciuto al nostra correttezza e la nostra umiltà ed è per questo che ogni parola scritta è stata meditata e ponderata. Chiediamo, con rispetto, ed esclusivamente nell’interesse di questo sport che amiamo, di prestare, davvero, una maggiore attenzione nella designazione di direttori di gara affinchè siano capaci e in grado di gestire le partite perché ne va del sacrificio di tante persone, dalla società, agli atleti, agli sportivi di questa comunità. Confidiamo nella Sua sensibilità e nella Sua autorevolezza affinché partite “horror” come quella di ieri non si verifichino più per amore del calcio.

Claudio Buono

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