“In merito alle richieste di Via presentate dalla Shell al Ministero dell’Ambiente, tra cui il permesso denominato “La Cerasa”, in cui ricade anche parte del territorio di Satriano di Lucania, esprimiamo preoccupazione per il riaccendersi dell’interesse al nostro territorio da parte delle compagnie petrolifere e, ritenendo che la Basilicata abbia già ampiamente contribuito alla causa energetica nazionale, esprimiamo un secco no a nuove perforazioni, e lo faremo sentire in tutte le sedi e con tutti i mezzi a nostra disposizione”: difende il suo territorio e ribadisce ogni no alle perforazioni il Sindaco satrianese Vincenzo Pascale, in riferimento alla notizia apparsa pochi giorni fa, come riportato da Ansa: Shell Italia – “prima società straniera in Italia per investimenti nel settore upstream e con attività concentrate prevalentemente in Val D’Agri e Valle del Sauro, in Basilicata” – ha presentato al Ministero dell’Ambiente “tre istanze di valutazione di impatto ambientale per altrettanti permessi di ricerca di idrocarburi, denominati La Cerasa, Pignola e Monte Cavallo, tutte sulla terraferma”, che interessano la Basilicata e, per una parte di Monte Cavallo, la Campania. Le richieste hanno lo scopo di “procedere alla rielaborazione ed alla reinterpretazione, con tecniche d’avanguardia, del database geofisico già esistente per le aree oggetto della valutazione di impatto ambientale”.