Per la prima volta nel nuovo anno, la comunità parrocchiale di Bella si è riunita numerosa nell’oratorio alle 19,00, sabato 23 gennaio 2016, per continuare, dopo l’appuntamento di dicembre, l’analisi del documento finale del Sinodo ordinario dei vescovi sulla famiglia. E’ in discussione in Parlamento in questi giorni la legge sulle unioni civili e l’Italia si mobilita in tutte le piazze sul problema delle unioni civili e delle adozioni per le coppie omosessuali. Il viceparroco di Bella Don Ovidio Duarte, con l’aiuto di slides, ha presentato “La famiglia nel piano di Dio”, punti dal 37 al 55 del documento. Dopo aver illustrato le situazioni problematiche che la famiglia vive nel mondo di oggi, il documento afferma che per costruire e mantenere una famiglia cristiana “la bussola è la Parola di Dio nella storia, che culmina in Gesù Cristo «Via, Verità e Vita» per ogni uomo e donna che costituiscono una famiglia”. Don Ovidio si è soffermato in modo particolare sulla dimensione della famiglia come comunione prendendo spunto dal libro della Genesi. Poi ha sviluppato la famiglia come chiesa domestica e la dimensione missionaria della famiglia. “Le nostre famiglie come la chiesa- ha detto don Ovidio – dovrebbero respirare con due polmoni: ad intra attraverso il polmone della comunione come punto di forza; ad extra con la missione attraverso la vicinanza e la testimonianza”. “La famiglia è immagine di Dio che «nel suo mistero più intimo, non è solitudine, bensì una famiglia, dato che ha in sé paternità, filiazione e…l’amore». Amore e fedeltà danno forma ad ogni famiglia cristiana e la rendono capace di affrontare meglio le vicissitudini della vita e della storia. Gesù è vissuto nascosto per trenta anni in una famiglia, ha avuto amici, ha lavorato in una piccola bottega artigiana, è stato invitato a Cana di Galilea ad un matrimonio e proprio lì, spinto dalla madre, ha compiuto il primo miracolo: la trasformazione dell’acqua in vino. Il Concilio Vaticano II, Paolo VI, Giovanni XXIII, e papa Francesco hanno invitato gli sposi alla fedeltà e alla paternità e maternità responsabile.” Nella famiglia matura la prima esperienza ecclesiale della comunione tra persone, in cui si riflette, per grazia, il mistero d’amore della Santa Trinità.” Il documento invita la chiesa tutta ad accompagnare, comprendere, sostenere, le coppie in crisi, i separati, i divorziati. “La trasmissione della fede rende oggi più che mai necessario un linguaggio in grado di raggiungere tutti, specialmente i giovani, per comunicare la bellezza dell’amore familiare e far comprendere il significato di termini come donazione, amore coniugale, fedeltà, fecondità, procreazione”. Il documento poi illustra il cammino della coppia cristiana dal fidanzamento, al matrimonio, ai primi anni di vita coniugale e ribadisce la necessità dell’amore, della comprensione, del perdono reciproco, anche per educare i figli all’amore cristiano e alla comprensione. Subito dopo Lidia e Nicola Matone hanno raccontato il loro rapporto di coppia che vive la fede e ne da’ testimonianza. Attraversati da una improvviso ed enorme dolore, hanno saputo, con l’aiuto di Cristo, risollevarsi e hanno continuato ad occuparsi degli altri nelle attività della Charitas parrocchiale, con l’adorazione eucaristica perpetua, con la frequenza assidua dei sacramenti. E’ seguito un confronto vivace tra i presenti sui temi affrontati che si è concluso con la preghiera finale di Don Tonino Bello per la famiglia.
Mario Coviello