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Raccontare “La missione della famiglia cattolica”: la parrocchia di Bella conclude il suo cammino di riflessione sul Sinodo

111Sabato 12 marzo, nonostante la pioggia battente e il freddo, un gruppo di adulti della parrocchia di Bella ha accolto l’invito di Don Sinforiano e Don Ovidio e hanno ascoltato nell’oratorio della parrocchia Santa Maria Assunta a Bella la relazione del professor Coviello, che ha presentato la parte conclusiva del documento del Sinodo dei vescovi sulla famiglia.  Con l’aiuto di slides ricche di immagini e frasi di papa Francesco sulla famiglia, coppie di sposi cattolici giovani e meno giovani hanno letto insieme il documento dei vescovi che ha al centro l’affermazione che la coppia cristiana si fonda sulla parola di Dio che è ascolto, comprensione, perdono, amore. “In una famiglia le parole: permesso, grazie scusa non devono mai mancare” e ancora sempre papa Francesco agli sposi: “Litigate quanto volete, se volano piatti lasciateli volare, ma non finite mai la giornata senza fare la pace”. La famiglia cristiana si fonda e si nutre di amore reciproco e dell’amore di Dio che non viene mai meno, nonostante le nostre debolezze e mancanze..E’ per questo che la famiglia deve credere nella sua missione generativa. Il mondo ha bisogno di amore e questo amore si concretizza nel coraggio di avere figli e di amarli, educarli e sostenerli sempre, anche quando nascono diversamente abili, quando sono in crisi, quando non trovano lavoro. Le parrocchie, come comunità di famiglie, devono imparare a dare aiuto e sostegno, formazione e testimonianza alle giovani coppie, e a quelle consolidate, soprattutto quando sono in crisi per motivi economici, per abbandono, violenze. Le parrocchie devono saper costruire con la società una rete di solidarietà per aiutare le donne vittime di violenza e i loro bambini, come ripetutamente abbiamo ricordato in questa settimana dedicata alla donna, in occasione dell’8 marzo. Il documento dei vescovi ribadisce con forza il no all’aborto e ai metodi contraccettivi non naturali e afferma che il matrimonio cristiano è indissolubile ed è costituito da un uomo e una donna. “Nel vostro cammino familiare -dice papa Francesco rivolto alle coppie- voi condividete tanti momenti belli: i pasti, il riposo, il lavoro in casa, il divertimento, la preghiera, i viaggi e i pellegrinaggi, le azioni di solidarietà … Tuttavia, se manca l’amore, manca la gioia, e l’amore autentico ce lo dona Gesù”. Alla relazione del professor Coviello è seguita la testimonianza dei coniugi Maruzza e Angelo che vivono insieme da 46 anni. Ve ne parlerò in un’altra nota perché per la sua ricchezza di stimoli ha bisogno di essere raccontata in modo disteso. Le coppie sono venute all’incontro, come di consueto con dolci fatti in casa, pizzette e rustici e qualche buona bottiglia di vino. Nel momento conviviale così importante, che conclude sempre queste occasioni di formazione, i partecipanti hanno scambiato in modo disteso riflessioni, considerazioni, confrontando la loro vita con quello che avevano ascoltato. Si sono ritrovati nel documento dei vescovi e preso impegni per aiutare chi ha bisogno. Il 19 marzo, festività di San Giuseppe, il Santo Padre promulgherà il documento definitivo sulla famiglia, frutto del lavoro di due anni della chiesa cattolica del mondo. Questo mondo in crisi ha bisogno delle parole e della testimonianza delle famiglie cattoliche per vivere la speranza, la comprensione e l’ascolto in una società che deve essere capace di aiutare e soccorrere i più deboli, gli anziani, gli ammalati, e vivere la bellezza dell’amore.

Mario Coviello

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