POTENZA – Ti iscrivi con un click, poi, i Centri per l’impiego ti chiamano, ti profilano, fai orientamento o formazione ed infine decidi cosa fare: auto-impiego, apprendistato, mobilità transnazionale o tirocini. Doveva essere la misura della svolta per la platea dei Neet i giovani che non studiano e non lavorano, ma «Garanzia Giovani» rischia di diventare un bluff. Almeno per la parte che riguarda i tirocini, quelli che consentono ai ragazzi di poter lavorare, per un determinato periodo di tempo, venendo pagati circa 600 euro al mese. Non solo perché per i tirocini i soldi, al momento, non ci sono più. Ma soprattutto perché nessuno lo ha detto ai ragazzi lucani che, invece, per quella misura possono continuare a presentare la domanda. Per la misura sui tirocini, infatti, erano stati stanziati 8 milioni e 639mila euro, a cui la Regione aveva aggiunto altri 4 milioni e 300 mila euro. In tutto quasi 13 milioni di euro destinati ad una platea di 4400 ragazzi. Una fetta sostanziosa degli inoccupati con una età massima di 29 anni. Un numero che è già stato raggiunto. Da mesi, precisamente. Da dicembre 2015, periodo in cui si sono esauriti i 13 milioni di euro. Finiti i fondi, però, non sono finite le domande. La Regione, per la verità aveva sollecitato il Governo nazionale a chiudere le iscrizioni, ma – spiegano fonti regionali – Roma avrebbe assicurato la disponibilità a stanziare altri fondi. Da gennaio a maggio, però, non lo ha fatto ed al momento la misura non sembra in previsione. Nel frattempo, con un click i ragazzi lucani continuano ad iscriversi al programma. Senza sapere che i tirocini non potranno farli. A meno che su quella misura non arrivino altri soldi. «Sono in corso le verifiche per trovare forme di finanziamento che possano integrare le risorse esaurite» assicura il dg del Diupartimento Attività produttive, Giandomenico Marchese facendo riferimento ai fondi europei. Ma nel frattempo bisogna solo attendere. Già l’attesa. Quella che continua a denunciare il capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale, Gianni Rosa, che da settembre ha presentato un’interrogazione per capire l’occupazione prodotta non solo dai tirocini ma da tutto il programma di «Garanzia giovani». Senza avere risposta.
Fonte: La Gazzetta del Mezzogiorno