E’ la giovane artista di Muro Lucano, Emanuela Calabrese, a rappresentare con due splendide opere la Basilicata in Toscana, a Pisa per l’edizione 2016 della mostra “La Natura Morta”. Inaugurata sabato scorso, la mostra resterà aperta fino al prossimo 25 maggio. E’ ospitata sul Lungarno Mediceo, nella città pisana, ed è ideata dal GAMeC Centro Arte Moderna, mentre è curata dall’artista Massimiliano Sbrana. L’artista lucana Calabrese, la più giovane a partecipare, ha portato la sua idea di natura su tela, con una tecnica che spazia tra il classicismo della pittura ad olio e la sperimentazione dell’applicazione materica. La prima opera in mostra a Pisa si chiama “Peperoni Rossi Cruschi”, che è un inno della terra lucana, ma in chiave moderna. Come lei stessa dice, “non mi è mai piaciuto il termine “natura morta” in campo artistico. Credo che se si parla di arte non si può parlare di morte, tutt’al più di trasformazione. L’arte è un modo di immortalare ciò che ci circonda per non farlo mai perire”. La sua seconda opera in esposizione nella Galleria d’Arte si chiama “Strawberry Hice”, letteralmente Fragola Ghiacciata. E’ ancora un olio su tela ma misto a vinilico. Anche qui la natura non muore, ma al contrario, anziché assumere i colori cupi e tipici della decomposizione, si carica di toni accesi e riflessi vividi nel cubetto di ghiaccio, quasi fosse lì in attesa di essere liberata. Dopo il Concorso di Arte Internazionale di Barcellona lo scorso anno, per l’artista lucana una nuova opportunità per farsi conoscere e mettere in mostra la sua bravura e preparazione. A Pisa sono una ventina gli artisti che hanno esposto le loro opere. La lucana Emanuela Calabrese sta rappresentando al meglio la Basilicata, e sono tanti gli elogi ricevuti per la bellezza delle sue due opere in mostra. “Sono entusiasta di essere stata selezionata per partecipare ad un evento così importante, questo è un luogo fervente per chi come me ama l’arte. Quando vedono le mie opere la reazione è sempre di stupore perché in genere nelle mie opere uso sempre pochi colori e pochi elementi, ma rielaborati secondo il mio stile e la mia visione. Chi li guarda li apprezza per l’originalità. Chi è del settore li giudica per la ricerca e il lavoro di rielaborazione che riesco a portare su tela”. Queste le sue dichiarazioni a melandronews.it: “Sono entusiasta di essere stata selezionata per partecipare ad un evento importante, in una città in cui gli artisti sono numerosi e la selezione è ben più critica. Ho partecipato con due opere, di cui una “Peperoni Rossi Cruschi” dedicata alla mia regione, terra tanto discussa in questi ultimi tempi. Un opera tradizionale ma rielaborata in chiave moderna con l’utilizzo di texture materiche accostate alla tradizionale pittura ad olio. La Galleria di Arte Moderna e Contemporanea che ospita le opere è un luogo fervente per chi ama l’arte, oltre che essere una bella vetrina per chi vi partecipa. Anche per questo sono stata entusiasta di essere tra i partecipanti, ed anche la più giovane degli artisti in mostra”. “Quando vedono le mie opere la reazione è sempre di stupore perché in genere nelle mie opere uso sempre pochi colori e pochi elementi, ma rielaborati secondo il mio stile e la mia visione. Chi li guarda li apprezza per l’originalità. Chi è del settore li giudica per la ricerca e il lavoro di rielaborazione che riesco a portare su tela. Qualcosa che mi è rimasto impresso: molti (anche tra gli addetti ai lavori) mi chiedono quali studi artistici ho fatto, e quando dico che sono un autodidatta, e che sperimento le tecniche secondo le mie idee e il mio estro, restano stupefatti. La mia passione 3 sempre accompagnata dall’insoddisfazione e dalla ricerca del miglioramento, quindi lo studio è continuo e incessante”.
Claudio Buono per Melandro News