Il borgo medioevale di Brienza in questo fine settimana diventa base di un “tour dei borghi abbandonati”. L’iniziativa parte da Rocchina Adobbato, gestore della dimora storica sapientemente restaurata, “La Voce del Fiume” , e coinvolge un gruppo del Presidio Slow food di Bari guidato dal fiduciario Leonardo Manganelli. I paesi e borghi abbandonati sono numerosi in Basilicata e nel meridione d’Italia. Il tour parte da Brienza, per poi proseguire verso Craco e Sant’Arcangelo, per quanto riguarda la Basilicata, Roscigno e Romagnano a Monte per la Campania. Per i turisti pugliesi – spiega Adobbato – ho organizzato un “tour” originale in tutti i suoi aspetti che ha l’obiettivo di essere ricordato. Attraverseremo località diverse che raccontano la presenza dell’uomo in epoche differenti, luoghi silenziosi circondati da una natura incontaminata che presentano tracce di nobili famiglie, ma soprattutto di vita contadina. Il tour porterà alla luce testimonianze storiche e artistiche di un’Italia minore, meno fortunata ma certo non povera di cultura. Non sfuggiranno agli occhi dei visitatori i segni del tempo sulle facciate dei ruderi e delle cascine, né i segni della vita domestica, scenari che rievocano abitudini, che fanno immaginare profumi, suoni e rumori lontani. Si tratta di paesini di origine medioevale o di insediamenti agro-pastorali, nati o a ridosso di roccaforti feudali o di antichi monasteri. Questi centri sono sopravvissuti negli anni, spesso grazie alla loro posizione sicura sulle montagne, lontani quindi dalle rotte di maggiore percorrenza commerciale e militare, ma sono stati poi abbandonati a seguito di eventi calamitosi quali frane e terremoti, l’ultimo del 1980 in special modo, ha determinato il completo abbandono degli abitati. La visita al borgo di Brienza abbandonato dopo il sisma degli anni 80, da cui pare il tour, include anche la visita alla chiesa Madre dell’Assunta, probabilmente risalente alla fine dell’Xl secolo e si conclude con la visita al Castello Caracciolo. Ancora una volta “La Voce del Fiume” si conferma punto di riferimento per le escursioni che la condotta di Bari di Slow Food organizza in Basilicata e per assaporare i piatti della cucina locale. Lo chef del B&B storico cucinerà i piatti dell’antica tradizione lucana e illustrerà tutte le fasi di preparazione. Tra i prodotti tipici proposti particolare menzione alla “podolica”, uno dei 5 presidi Slow Food della Basilicata. Della podolica, tipica dell’appennino meridionale, si degusterà sia la carne che il rinomato caciocavallo.