Il food lucano fa gola a tutti: crescono le vendite e vola l’export (+ 39,5%) con 44 milioni di euro di giro complessivo realizzato nel 2015, annullando il risultato negativo (-2,7% del 2014). Lo sottolinea una nota di Confartigianato Basilicata facendo riferimento ai dati contenuti nel Rapporto sull’economia lucana diffuso oggi dalla Banca d’Italia. Per il presidente regionale di Confartigianato Antonio Miele (nella foto a sinistra): “siamo alla conferma più autorevole della validità delle indicazioni del Ministro delle Politiche Agricole Martina venute ieri in occasione del convegno sull’agroalimentare lucano promosso dalla Uil. Bisogna raccogliere l’invito del Ministro a far diventare Matera2019 la grande opportunità di promozione del mangiare lucano e della diffusione dei prodotti fondamentali della dieta mediterranea. Il settore ha grosse potenzialità, con un migliaio di imprese impegnate a promuovere il meglio della regione. Poi l’appello: “Comprate prodotti locali: fanno bene all’economia lucana e alla salute”. In particolare, il Mezzogiorno e la Basilicata – aggiunge – sono un ‘giacimento’ di specialità alimentari di qualità: appartengono infatti alla Basilicata ben 77 prodotti agroalimentari DOP e IGP a riprova che il Made in Italy agroalimentare e con esso il made in Basilicata hanno un grande potenziale. Dunque tradizione ed innovazione possono rappresentare la chiave di svolta per il rilancio del comparto agroalimentare lucano (di cui il comparto artigiano è essenziale) che per l’export continua a dare segnali incoraggianti. Abbiamo un potenziale enorme – non a caso indicato dal Rapporto Censis come “energia positiva” – tenuto conto che la quota dell’export alimentare del “made in Basilicata” è appena dello 0,1% dell’ammontare complessivo delle Regioni del Sud e che la tendenza del “mangiare italiano”, nonostante la crisi dei consumi, è comunque positiva. Tanto più che l’unica del “made in Basilicata” che tira rispetto ad auto (Fiat) e salotti. Miele infine rinnova “la sfida delle piccole e medie imprese lucane di costruire intorno al “brand Matera” una sorta di “total quality”, il piacere del mangiar bene e del dormir bene a partire dalla realtà straordinaria della Città dei Sassi, con eventi, cultura, bellezze architettoniche e un buon tessuto commerciale da estendere sull’intero territorio regionale. Per questo è necessario fare rete tra tutti questi aspetti del territorio per promuovere l’attività turistica in tutta la regione”. Nel ricordare che all’interno dell’organizzazione professionale è stata costituita Confartigianato Alimentazione, Miele rinnova “la sfida delle piccole e medie imprese lucane di costruire intorno al “brand Matera” una sorta di “total quality”, il piacere del mangiar bene e del dormire bene a partire dalla realtà straordinaria della Città dei Sassi, con eventi, cultura, bellezze architettoniche e un buon tessuto commerciale da estendere sull’intero territorio regionale”.