“E’ assolutamente inaccettabile lavorare in queste condizioni. Due detenuti, ristretti nel reparto osservazione del carcere di Potenza, stanno mettendo a soqquadro l’intero reparto senza che siano stati ancora presi provvedimenti risolutivi da parte dell’amministrazione”. E’ quanto denuncia il segretario regionale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria (S.A.P.PE..) della Basilicata Saverio Brienza, dopo che, da alcuni giorni, due detenuti ristretti nel reparto osservazione del carcere potentino, lanciano verso i muri, pavimenti e suppellettili i propri escrementi solidi e liquidi e materiale ematico procurato attraverso ferite da autolesioni, con il rischio che i poliziotti penitenziari diventino bersaglio di tali azioni, con il rischio di procurare gravi danni alla propria salute. I detenuti autori di tali azioni sono rimasti per giorni in possesso di lamette da barba per potersi procurare le ferite e di bombolette di gas e accendini che avrebbero potuto usare come delle vere e proprie bombe, senza che l’Autorità Dirigente avesse impedito tale possesso per ovvi motivi di opportunità e di salvaguardare l’incolumità dei “baschi azzurri” e dei ristretti stessi autori delle azioni poste in essere. A questo punto il SAPPE non ci sta non è tollerabile l’indifferenza di chi, invece, dovrebbe adottare provvedimenti che salvaguardino la salute dei lavoratori ed è per questo che il segretario regionale saverio Brienza ha chiesto formalmente che il reparto venisse urgentemente evacuato e chiuso fino alla sanificazione dei locali compromessi dagli insani gesti dei detenuti. “Altro che dichiarazioni tranquillizzanti, altro che situazione tornata alla normalità. Il numero dei detenuti in Italia sta tornado ad aumentare e le aggressioni, le colluttazioni e i ferimenti si verificano costantemente, con poliziotti feriti e addirittura colpiti dal lancio di feci dei detenuti, celle devastate”, aggiunge da Roma il Segretario Generale del SAPPE Donato Capece. “L’Amministrazione Penitenziaria regionale adotti con tempestività urgenti provvedimenti, a cominciare dall’assumere seri provvedimenti disciplinari e penali verso i 2 detenuti responsabili di questo scempio. Non si faccia finta di non voler vedere le cose come sono: ossia che l’istituto penitenziario potentino è eccessivamente affollato e con organico sufficiente della Polizia Penitenziaria, soprattutto fra gli Ispettori e Sovrintendenti, aggravando così gli Assistenti Capo che si trovano costretti, benchè egregiamente, a svolgere mansioni superiori al proprio ruolo. E che c’è a Potenza una parte di popolazione detenuta violenta e sfrontata, che non si fa problemi ad alterare l’ordine e la sicurezza del carcere, dando vita ad episodi violenti e incresciosi, forse perché la risposta in termini penali e disciplinari ai loro comportamenti violenti e illegali è troppo tenue”. Anche il segretario lucano Brienza conclude con l’auspicio che l’amministrazione penitenziaria si svegli dal letargo assumendo i dovuti provvedimenti per ristabilire l’ordine e la disciplina nel carcere potentino, altrimenti il S.A.P.PE. già preannuncia proteste consentite fuori e dentro le mura del carcere perchè i poliziotti penitenziari non ce la fanno più a sopportare le numerose questioni di cui sono ultimamente vittime, delle numerose aggressioni da parte dei detenuti o di svolgere servizio in luoghi come l’attuale reparto osservazione che sembra avere similitudine con discariche fognarie a cielo aperto o, addirittura, un vero e proprio mattatoio.
Fonte: UFFICIO STAMPA BASILICATA