PICERNO – Ritorna ad intervenire il “Comitato No Radar” sul Monte Li Foj, che sottolinea ancora una volta la totale contrarietà alla realizzazione dell’impianto sulle alture picernesi. Ma il riferimento va all’ultima ed accesa assemblea tenutasi lo scorso 19 ottobre. Durante l’assemblea ci sono stati interventi anche dal pubblico, già sofferente per la vicenda. Ma a placare gli animi ci ha pensa il consigliere regionale Lacorazza, che ha proposto di portare la discussione all’interno della Terza Commissione regionale. Invitato a parteciparvi il Comitato sarà ben lieto di dare il suo contributo, nella speranza di ricevere nel più breve tempo possibile convocazione. Un altro modo in più per ribadire “No al radar su tutto il territorio regionale”, proponendo di appellarsi alla sentenza del Consiglio di Stato. La stessa sentenza che non ha visto costituirsi il Comune di Picerno, che ha annullato la sospensiva presente nell’appello al Tar, ma che avrebbe ritenuto la rete nazionale dei Radar già perfettamente funzionante anche senza questo di Monte Li Foj, dando ragione di credere che non sia necessario. Il Comitato, venuta meno la speranza che lo facciano gli enti, si impegnerà affinché ci si possa avvalere di una relazione tecnica contraria all’istallazione. I consiglieri regionali presenti in sala si impegneranno nella convocazione della Terza Commissione, la promessa è stata di discuterne nel prossimo consiglio regionale, che si terrà domani. I comuni intanto porteranno, ogni Sindaco nella propria assise comunale, alla discussione di un ponto all’ordine del giorno, dove i consigli saranno chiamati a votare per la contrarietà all’istallazione. Il Comitato si dichiara inoltre fortemente deluso dal giornalista firmatario, di cittadinanza picernese tra l’altro, e contrariati da una lettura di parte della vicenda. Avendo dato largo spazio, guarda caso, alle ragioni dei soli esponenti politici, per la maggiore in quota PD, il giornalista ha volutamente ignorato le istanze dei cittadini, tralasciando inoltre gli attimi di frizione e travisando la realtà. A ragion del vero fin dalle prime battute il Sindaco Lettieri ha vantato le iniziative intraprese dalla sua amministrazione per l’ottenimento della delocalizzazione dell’antenna in altro sito, in prossimità dei ripetitori già piazzati sul monte. Scappatoia esclusa dalla Protezione Civile fin dall’assemblea di marzo, perché le apparecchiature creerebbero interferenze tra loro. Una soluzione che neanche ai cittadini piace e considerata insufficiente dal Comitato, in quanto punterebbe alla sola delocalizzazione, anche se tanto vantata prima dalle cariche presenti all’assemblea e poi dalle battute giornalistiche del giorno dopo. Oltre a ciò, nel frattempo, il Comitato è ancora in attesa di una risposta dall’assessore regionale all’Ambiente Pietrantuono. Nell’incontro dello scorso 7 ottobre l’Assessore aveva chiesto dieci giorni di tempo per visionare il progetto e avvalersi di dovute conoscenze, trascorso questo periodo avrebbe dato una risposta ai cittadini. Ad oggi nemmeno la convocazione. Ancora una volta vien meno il rapporto di fiducia con le istituzioni, così il Comitato cercherà in tutti i modi di avvalersi di “armi” proprie, legali e tecnici in cui confidare.
comunicato stampa del
Comitato NO RADAR – Monte Li Foj