Si è tenuto a Roma il “Recruiting Day” delle Ferrovie dello Stato, per l’assunzione dei diciotto migliori giovani laureati in Economia od Ingegneria, nell’ambito del contest internazionale “FS COMPETITION”. Partendo dagli oltre 3000 iscritti alla data del 21 settembre (termine di scadenza del concorso), sono stati selezionati, in primis, 60 candidati i quali, poi, si sono sfidati nella due giorni romana in “real time” per scegliere in un colloquio one-to-one, molto selettivo, i diciotto giovani laureati da ingaggiare nei quadri dell’area tecnica delle FS Italiane. E qui la nostra
L’esposizione di concetti economici continua, poi, citando studi scientifici che, tanto per cambiare, criticano questo metodo, identificando “altre variabili che potrebbero influire sui rendimenti dei titoli azionari”. E’ il caso di Fama e French che “sviluppano il Three Factor Model (3 FM), inserendo nel modello, oltre al premio per il rischio di mercato, altri due fattori di rischio: il rischio dimensione e il rischio Distress. Le analisi empiriche svolte dai due autori dimostrano come il modello a tre fattori riesca a spiegare meglio i rendimenti di titoli azionari. (…) In Italia sia il CAPM che i modelli di Pricing in generale hanno trovato scarsa applicazione in letteratura anche a causa della ridotta dimensione del mercato italiano. (…) Uno degli obiettivi della tesi è l’applicazione del modello di Fama e French al mercato azionario italiano e il confronto con il Capital Asset Pricing Model, al fine di capire se il primo spiega meglio i rendimenti delle azioni rispetto al secondo.>> La sensibilità verso i problemi ambientali non poteva certo far dimenticare alla dr.ssa Teora il fattore “Emissioni inquinanti” prodotte dalle industrie, che << hanno portato alla implementazione di meccanismi con il fine di ridurre le emissioni di gas serra.>> A questo proposito l’autrice cita il meccanismo perverso denominato “Emission Trading Scheme” messo in atto dal Protocollo di Kyoto, consistente nella possibilità di vendere quote di emissioni di CO2 (anidride carbonica) attraverso un mercato regolamentato. Sembra uno scherzo, ma scherzo non è: infatti, le imprese ed i Paesi che avranno un surplus produttivo di questo gas altamente inquinante potranno venderlo e conseguire un extra-profitto o, se in deficit, acquistarlo. Sentite questa: il prezzo delle quote di CO2 è stabilito con i normali meccanismi di mercato, attraverso contrattazione di borsa, ed è quindi soggetto alle fluttuazioni di mercato in relazione alla domanda e all’offerta del momento, che a loro volta sono influenzate da decisioni di tipo economico, politico, ambientale etc. In ultima analisi, dalla lettura di questa tesi, molto articolata, ricca di grafici esplicativi, formule matematiche complesse ma ben tradotte in linguaggio accessibile, dimostrazioni empiriche basate fondamentalmente sull’explanatio per argumenta exemplarum, emerge la profondità degli studi compiuti, l’ampiezza numerica e qualitativa dei testi consultati e la passione con cui la bravissima Antonella Lucia è riuscita, attraverso un registro linguistico di livello medio-alto, a rendere più semplice e meno arido il linguaggio spesso astruso, criptico ed incomprensibile dell’economia. Si dice spesso che bellezza ed intelligenza non vanno mai di pari passo. La smentita è servita! Ad maiora!
prof. Domenico Calderone