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La Basilicata prepara la stagione turistica: a San Fele incontro tra Apt, associazioni e imprese turistiche

Presso il pub “St. Oliver”di San Fele, alla presenza del dr. Mariano Schiavone, si è tenuto un incontro-dibattito con le associazioni, le imprese commerciali e i fornitori di servizi per raccogliere proposte e suggerimenti onde mettere a punto strategie efficaci ai fini di una promozione turistica adeguata del territorio lucano. Ha introdotto il dibattito il geom. Alfredo Carlucci, della “Costa del Sole”, che ha accolto gli ospiti e ha presentato in sintesi i temi all’o.d.g : accoglienza e offerta turistica. A seguire è intervenuto il sindaco di San Fele, Donato Sperduto che, nel lamentare i tagli dovuti alla famigerata “spending review” e al patto di stabilità, ha denunciato “le difficoltà nell’amministrare un Comune in decrescita demografica ed economica”. Salvatore Summa, presidente dell’associazione “Briganti d’Italia” e titolare della “Valle dei Cavalli”, invece, ha parlato di equiturismo affermando, tra l’altro, che: “(…) l’equiturismo è importante per la crescita culturale ed economica del territorio e del processo di formazione e sviluppo.” Poi ha aggiunto che la Comunità Europea finanzia le ippovie, e che il 22 e 23 aprile prossimi inizieranno i viaggi e le vacanze a cavallo dell’Equiturismo International, partendo dalle famose Cascate di San Fele. Michele Sperduto, presidente dell’associazione “Cascate di San Fele”, dal canto suo, ha sottolineato che; ”(…) la presenza dell’APT è un’occasione irripetibile per renderla consapevole delle eccellenze lucane, tra cui le cascate, che ogni anno vengono sempre più invase da turisti delle regioni confinanti, e non solo, a dimostrazione della validità delle iniziative finora portate ad effetto, ai fini del miglioramento dell’agibilità dei percorsi all’interno del sito naturalistico e della pubblicità al di fuori dell’ambito regionale. Poco tempo fa, infatti, ad Andria, è stato fatto un volantinaggio promozionale che ha distribuito la bellezza di oltre 5000 volantini illustrati sulle nostre cascate.” Il sottoscritto, in qualità di portavoce della Pro Loco e di membro fondatore dell’ associazione “Volontari per la cultura” di Ruvo del Monte, ha tenuto a precisare e ricordare che: “Le cascate di San Fele, l’abbazia di Pierno, i laghi di Monticchio ecc. dal 2015 annoverati nella prestigiosa guida turistica internazionale “Rother Wanderfuhrer”, edita in Germania (tradotta dallo scrivente e scaricabile dal sito “www.cascatedisanfele.it”), sono una grande risorsa ma, comunque, non bastano da sole a trattenere i turisti almeno per qualche giorno. Il turismo fugace non è redditizio e non giova all’economia locale. Perciò occorre ampliare l’offerta turistica del territorio ricorrendo ad una sinergia tra Comuni, in modo tale da creare una osmosi che attraversi olisticamente i vari campi di interesse culturale che ciascun ente locale può offrire. Ad esempio, a Ruvo del Monte, dal 2016 è visitabile il “Museo parrocchiale di arte sacra, della civiltà contadina e della memoria storica ruvese”, riallestito dal maestro restauratore Domenico Grieco, contenente migliaia di reperti che vanno dal sacro al profano, la cui inaugurazione ha richiamato centinaia di visitatori da tutto il circondario ed oltre. In ultima analisi, contro il pericolo incombente di trivellazioni petrolifere, che interessano circa il 70% del territorio lucano, la parola d’ordine è : fare fronte comune e presidiare il territorio attraverso iniziative edificanti.” A seguire l’ing. Covella, intervenuto a titolo personale, nel condividere la tesi dell’articolista ha aggiunto che: “ il turismo in Basilicata è un turismo povero, motivo per cui bisogna sviluppare le strutture ricettive. Le leggi per lo sviluppo ci sono e anche i relativi finanziamenti. Bisogna solo snellire la burocrazia, per poter trasformare il turismo “mordi e fuggi” in turismo stanziale.”  Last but not least, il dr. Schiavone, direttore dell’APT regionale, tirando le somme, ha illustrato i cambiamenti avvenuti nel movimento turistico in Basilicata, auspicando, tra l’altro, un “turismo più leggero, in grado di spostare l’asse del turismo interno, favorendo il turismo scolastico e strutturando i servizi.(…) Esistono le condizioni per fare tutto questo: ci vuole solo uno sforzo di collaborazione, come ha ricordato bene il prof. Calderone, che mi ha preceduto”. L’evento è stato ripreso dalle telecamere di NB Network ed è visibile digitando l’URL: sviluppo dell’equiturismo e del turismo rurale.      

Prof. Domenico Calderone 

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