Sono indagate dalla Procura della Repubblica di Potenza, per il reato previsto e punito dall’articolo 3 della nota legge Merlin, “per induzione, sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione”, due donne di origini napoletane che gestivano appartamenti a Potenza, Brindisi, Cosenza e Foggia, con guadagni pari a diversi migliaia di euro al mese. Le indagini sono partite a seguito di controlli ed accertamenti operati dagli agenti della Squadra Mobile della Questura di Potenza, del reparto addetto alla sezione criminalità diffusa e prostituzione. Si tratta di due donne di 55 e 33 anni. Durante le indagini la Polizia ha scoperto che le due prendevano in locazione diversi immobili nelle quattro città, per ospitare donne e trans dedite all’attività di prostituzione. Secondo le indagini, le due indagate pretendevano la corresponsione di 50 € giornalieri a titolo di “contributo spese”. La gestione degli appartamenti faceva in ogni caso capo alle due donne, che si occupavano di reclutare sempre nuove prostitute, assegnando loro un telefono da utilizzare per l’attività ed addirittura un tablet col quale gestire gli annunci online. Un aiuto alle indagini è arrivato anche da un sito internet, “bakekaincontri”, da dove sono stati individuati anche alcuni annunci riconducibili ad appartamenti situati a Potenza. Le indagini della Polizia sono partite a seguito dell’arresto operato, nell’aprile del 2016, nei confronti di una delle due indagate per tentata estorsione e lesioni personali. In quella circostanza la donna adesso indagata -che aveva aggredito su strada una prostituta pretendendo dalla stessa il pagamento di somme di denaro– al sopraggiungere della Volante aveva tentato di disfarsi del proprio telefono con l’evidente finalità di eludere i controlli. Recuperato il cellulare, con l’ausilio della Polizia Postale di Potenza, gli agenti hanno effettuato un’analisi dei dati contenuti, acquisendo elementi utili per dimostrare la vsta attività di sfruttamento della prostituzione. Decisivo è stato anche il contributo delle prostitute, che hanno dato informazioni importanti. Durante la fase d’indagine la Polizia ha individuato undici prostitute, sia di nazionalità italiana che estera.
Claudio Buono