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Dimagrire con la dieta Scarsdale: come funziona?

Tra le tantissime diete conosciute oggi, una di quelle che negli ultimi periodi sembra essere diventata famosa è la dieta Scarsdale, considerata una delle top nel 2016 assieme alla dieta iperproteica, alla dieta alcalina, alla paleodieta, alla dieta Dukan, dieta zona, dieta Atkins e dieta proteica. A rendere molto conosciuto questo regime alimentare sicuramente c’è da sottolineare la semplicità e i tempi rapidi con cui promette di far raggiungere risultati. Ma ci sono anche degli svantaggi come il basso apporto di calorie giornaliere. Analizziamola meglio.

La dieta Scarsdale nasce nella fine degli anni ’70 seguendo la scia delle famose diete americane come quelle Atkins, Zona e Dukan. Prende il nome dal luogo in cui lavorava il medico cardiologo che l’ha creata, il Dottor Herman Tarnower, che l’ha diffusa attraverso un libro che si chiama “10 chili in 14 giorni”, libro che ebbe un successo enorme.  La dieta Scarsdale rientra tra quelle iperproteiche, povere di carboidrati e veloci. Proprio per questo è stata molto apprezzata in quanto considerato come un rimedio last-minute per togliere i chili di troppo magari prima dell’estate o di un particolare avvenimento.

La dieta Scarsdale prevede nello specifico l’assunzione di non più di 800 calorie al giorno (al massimo 1000) ed è basata su uno schema ben preciso di cibi da mangiare senza una quantità prestabilita. Il programma dietetico si divide in due parti, la prima della durata di 14 giorni dove si abbassa l’assunzione di carboidrati e di alza quella delle proteine, la seconda di mantenimento, sempre della durata di due settimane prevedere maggiore libertà nella scelta del cibo. I pasti da consumare sono tre, ovvero colazione, pranzo e cena e sono vietati gli spuntini tranne in particolari casi in cui al loro posto vengono assunte tisane. Nella seconda fase, invece, c’è più scelta alimentare ma sono comunque vietati cibi come dolci, grassi, legumi e amidi.

Ovviamente è richiesto che si beva molto, almeno due litri d’acqua al giorno in quanto essendo una dieta iperproteica il corpo ha bisogni di smaltire le scorie azotate prodotte dalla metabolizzazione delle proteine che diversamente potrebbero diventare tossiche per il proprio organismo. Non è invece richiesta attività fisica visto che l’apporto di calorie nel corso della giornata è talmente basso che sarebbe troppo dispendioso a livello energetico pensare di fare un lavoro atletico. Una passeggiata di mezz’ora al giorno non è vietata.

Come tutte le diete, anche questa ha diversi pro e diversi contro: tra i primi ovviamente c’è il fatto di essere una dieta semplice da seguire, veloce, ricca di alimenti e potenzialmente utile se seguita alla lettera. Tra i contro, invece, c’è il problema del basso apporto calorico che limita una vita sana e regolare e mette a dura prova l’organismo come tutte le diete iperproteiche. Ad ogni modo consigliamo a tutti prima di iniziare un regime alimentare come la dieta Scarsdale di consultare il proprio medico di fiducia o ancora meglio un dietologo.

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