Arcigay Basilicata, sabato a Potenza la presentazione del cortometraggio “Paride”
Claudio Buono
Arcigay Basilicata Marco Bisceglia, dopo il successo del Potenza Basilicata Pride dello scorso 3 giugno e dopo una breve pausa estiva, riprende a pieno le sue attività organizzative con eventi culturali e di grande impatto sociale. Quest’anno non sarete accompagnati solo da presentazioni di libri e di mostre ma introdurremo nei nostri calendari anche rassegne cinematografiche di artisti locali e non. Ed è proprio con la presentazione di un cortometraggio dal titolo “Paride” che inauguriamo la nuova stagione di Arcigay Basilicata. L’evento è patrocinato dalla Lucana Film Commission grazie a Paride Leporace ed è patrocinato dalla Provincia di Potenza e si terrà sabato 23 settembre dalle ore 18 al museo Provinciale di Potenza. Sarà lo stesso Paride Leporace a presentare il cortometraggio insieme al regista Carlos Solito. A seguire, dopo la visione del cortometraggio, presenteremo il libro dello stesso Carlos dal titolo “Sciamenescia'”. Modera la presentatrice di Lagonegro Donata Martina Manzolillo. Paride, scritto dallo stesso regista insieme alla sceneggiatrice Valentina Strada, è un viaggio emotivo alla riscoperta dei legami di sangue e di se stessi, è la storia di un giovane omosessuale (Paride), interpretato dall’attore siciliano Giuseppe Tantillo (Via Castellana Bandiera, L’estate sta finendo, Il figlio della luna, Romanzo Siciliano), allontanatosi dai luoghi d’origine e dalla madre a seguito di un fatto doloroso, destinato a segnare profondamente le loro esistenze e l’intera comunità. “Lu mare, lu sule, lu jentu”. Il Salento come non lo si leggeva da tanto, fatto di ricordi e natura, in Sciamenescià, l’ultimo libro del fotografo e scrittore Carlos Solito. Un racconto corale in cui i luoghi rispecchiano gli stati d’animo del narratore, da sempre attento alla bellezza del suo tempo e allo spazio che lo circonda. Le pagine del libro sembrano emanare il profumo degli uliveti salentini mentre le masserie dai colori candidi spiccano accanto all’azzurro del mare che bagna la costa pugliese. “Sciamenescià”, nel dialetto locale, è un invito a muoversi, a non restare fermi, a guardare verso nuovi orizzonti. A riscoprire le proprie origini e una cultura, quella dell’attaccamento alla terra natìa e alle tradizioni, che Carlos Solito coinvolgendo spirito e corpo. Perché è facile affabulare con le parole, ma per il narratore, che ha l’arduo compito di creare mondi reali e immaginari per chi legge, l’esercizio non sempre dà frutti maturi.