“Momento di gloria” per la classe docente della Basilicata
Claudio Buono
Da troppi anni gli insegnanti italiani delle scuole di ogni ordine e grado, loro malgrado, vengono trascurati dallo Stato, ostracizzati, odiati e nel contempo invidiati dal popolo. Sic et simpliciter, essi hanno perduto il prestigio sociale di una volta, di quando era lecito e consigliato l’uso della famigerata “bacchetta”, che sicuramente non faceva magie ma risultava efficace nella punizione di chi trasgrediva le canoniche regole dell’educazione e della disciplina. Adesso il binomio bastone-carota non è più di moda: è rimasta solo la carota. E i risultati si vedono! In questo mondo alla rovescia, dove le regole sono state sovvertite e l’”ubi minor maior cessat”è pratica corrente, neppure gli organi scolastici superiori mostrano un benché minimo segno di gratitudine verso la bistrattata classe docente. Chi va in quiescenza, dopo anni e anni passati dietro una cattedra, viene subito obliato: nessuno si ricorda più di lui. Ma ora questo discorso va declinato al passato, perché c’è finalmente qualcuno che ci pensa. Si tratta del “Movimento culturale Lavoro e Sviluppo per la Basilicata” fondato dall’ing. Donato Covella, che in sinergia con la “Federazione Nazionale Maestri del Lavoro- Consolato di Basilicata”, lavora per la promozione culturale e lo sviluppo socio-economico della nostra regione. Sicché, nell’ambito del programma denominato “Momento di gloria”, nell’atrio gremito di gente dell’Istituto Comprensivo di San Fele, alla presenza dei membri dei due sodalizi promotori, rappresentati, rispettivamente, dai seguenti componenti: ing. Donato Covella ( presidente); dr. Domenico Pittella (presidente onorario); dr. Claudio Borneo (segretario); avv. Rosaria Malvinni (responsabile culturale del Movimento); dr. Domenico Armiento ( componente del Movimento e presidente della Società italiana di Pediatria di Basilicata); Nicola Benedetto (componente del Movimento e Assessore alle Infrastrutture e Mobilità alla Regione Basilicata); Antonio Papaleo (Console per la Basilicata dei Maestri del Lavoro) e Antonio Miele (presidente della Confartigianato di Basilicata) sono stati conferiti dei riconoscimenti di encomio ad ex docenti che si sono distinti “per l’impegno profuso nella formazione culturale ed etica delle giovani generazioni di Atella, Rapone, Ruvo del Monte e San Fele”. Per i “Maestri del lavoro”, invece, è stata premiata la sig.ra Antonietta Monaco, novantacinquenne ex ostetrica che, negli anni ’50-‘60, epoca del boom demografico, ha assistito tante partorienti di San Fele e campagne limitrofe nel dare alla luce la propria prole. Tra gli ospiti intervenuti durante la cerimonia di premiazione, dopo gli onori di casa fatti dal Sindaco di San Fele, Donato Sperduto, il parroco del paese, don Michele Delcogliano, ha rievocato con piacere gli anni della sua prima formazione nella scuola dell’obbligo di Rapone; l’ex Direttore didattico (poi Capo d’Istituto) Pietro Fasanella, dal canto suo, ha messo il dito nel puntum dolens della scarsa considerazione in cui è tenuta la classe docente contemporanea: ultimo baluardo contro l’avanzare inarrestabile dell’analfabetismo di ritorno. Last but not least, l’Ass. Nicola Benedetto, nella triplice veste di politico, imprenditore e mecenate dello sport, ha parlato di: “(…) necessità di sviluppo per la Basilicata, pena l’ulteriore emigrazione della popolazione giovanile, altamente formata e specializzata, con grave depauperamento demografico, economico e culturale della piccola Lucania”, dove lui ha avuto il coraggio di investire in più settori, dando lavoro a più di 150 unità lavorative. Chapeau a chi, in controtendenza alla moda corrente della delocalizzazione selvaggia all’estero, resiste in patria a questa crisi interminabile: un esempio tangibile di resilienza attiva!