La Fials ha più volte sollecitato la Politica finché non abbandonasse a se stesso il Presidio Ospedaliero di Pescopagano, insistendo per creare un “punto” di accoglienza dei familiari e dell’utenza e un’area ristoro facilmente realizzabili dall’azienda, giusto per fare due esempi. Evidente è la sensazione di abbandono ed illusione circa i “progetti di potenziamento” per la struttura che sinora non 
si sono mai concretizzati. Le criticità della Struttura evidenziano difficoltà “gestionali”, non ultimo la sospensione del servizio Cardiologico, per assenza di personale medico e centinaia di prenotazioni sono state “Cancellate” dopo lunghe attese. Sono stati istituiti Ambulatori di Urologia, Dermatologia, Chirurgia, che di fatto non garantiscono la continuità e la presa in carico della persona malata lasciandola allo “sbaraglio” con un’attività di Radiologia ridotta al minimo come giornate ed esami. Tra i lavoratori evidente è lo stato di malessere e rassegnazione, aspettano da tempo un ”reale progetto di rilancio” e di “normalizzazione” per l’ospedale di Pescopagano da parte della Regione Basilicata e della Direzione Generale. Le lungaggine dei tanto sperati progetti di rilancio, come l’apertura dell’U.O. di “Area Critica” che doveva partire a giugno, come il graduale e continuo declassamento mettono in serio dubbio il futuro di questa importante e strategica Struttura. I fatti, ad oggi, dimostrano il fallimento per la mancata integrazione e rilancio della struttura di Pescopagano nel contesto aziendale pur essendoci delle potenzialità e delle professionalità che in questi anni hanno rappresentato il punto di riferimento regionale ed extra-regionale di molti cittadini. La Fials – conclude il segretario Giuseppe Costanzo – si fa carico delle problematiche evidenziate dai lavoratori invitando la Direzione Generale e tutte le Istituzioni, affinché si trovino, in tempi rapidi, le risoluzioni necessarie alla struttura, ai professionisti/lavoratori, ma soprattutto ai cittadini – utenti.