Il termometro segnava 2°C. Il freddo impietriva chi aspettava all’ingresso. Tanta curiosità per i visitatori che hanno varcato la porta d’ingresso preparata in Rione Pace per immergersi nel Presepe Vivente di Filiano. Nonostante il freddo e una pioggia insistente che ha tenuto lontano il grande pubblico, lungo le strade del cuore antico di “Filianello” nella serata del 28 dicembre sono state ricreate tante scene e momenti di vita ai tempi della nascita del Signore con l’arrivo dei Re Magi a far visita al bambinello. Musica e colori, luci calde e armonie a raccontare il paesaggio che ha dato il benvenuto a Gesù Bambino. Sfidando le basse temperature, i figuranti, preparati impeccabilmente dalla Pro Loco e dal Gruppo “Gli Amici del Presepe Vivente”, hanno raccontato le arti e i mestieri di un tempo, le usanze e le culture. Lungo le strette vie del borgo antico, situazioni ed ambientazioni d’epoca curate meticolosamente da Vito Donato Iannielli, Vincenzo Santarsiero e Paola D’Andrea, hanno condotto tutti nella cittadina di Betlemme, al tempo di re Erode. Le musiche tipiche di questo periodo hanno reso tutto più magico, raccontando mestieri, ruoli e figure tipiche di un tempo così lontano, ma così ricercato e rievocato. Dal mercante di stoffe al casaro, dal falegname al calzolaio, dal fabbro all’allevatore di pecore, fino al venditore di frutta o legumi, tutto associato al popolo debitamente preparato a conversare, mercanteggiare o cuocere e attrarre i presenti con l’assaggio di tipicità classiche, come taralli e pettole, accompagnati da vino brulè e the caldo. Strade e vicoli abbelliti per accompagnare e meglio immergere i visitatori nel tempo passato. La magia ricreata, apprezzata ed amata da tutti, ha trovato massimo splendore nella scena della natività. La capanna della Natività è stata ricostruita minuziosamente con canne e frasche, qui all’interno troviamo la paglia, la mangiatoia in legno con a fianco il bue e l’asino. Il bambinello è stato interpretato da uno degli ultimi bambini nati nel paese (Lovallo Donato), circondato oltre che da Maria (la madre Mari Maria) e Giuseppe (il padre Lovallo Giuseppe) da un coro di angioletti, tra i quali anche dei bambini stranieri adottati. «Ancora una volta cultura locale e storia si uniscono per dare vita al tradizionale Presepe vivente, – sottolinea Vito Sabia, uno degli organizzatori della Pro Loco Filiano – il quale rappresenta un bellissimo esempio dell’attaccamento al proprio paese e delle straordinarie capacità espresse dal volontariato. Alla realizzazione di questo evento, infatti, hanno lavorano stabilmente, spinti solo dalla passione e dalla buona volontà, oltre una decina di persone, a cui si sono aggiunti occasionalmente altri collaboratori. Il risultato è splendido e giustamente la popolarità del presepe di Filiano in pochi anni ha varcato i confini locali». «La Pro Loco di Filiano ringrazia il direttivo, i collaboratori e i figuranti per l’ottimo lavoro svolto» – ha salutato la presidente della Pro Loco, Maria Santarsiero, accogliendo la benedizione del parroco, Don Mariano Spera che ha ringraziato tutti per il grande impegno profuso. A lui, si è unito il vicesindaco, Carmine Maio, che ha applaudito i tanti figuranti che, nonostante il freddo, hanno voluto accogliere l’invito della Pro Loco ed impegnarsi, volontariamente, far rivivere la bellissima tradizione del Presepe Vivente anche a Filiano. Presenti anche gli assessori comunali Carmela Monaco e Luciano Colucci oltre al consigliere regionale Aurelio Pace. Nei volti dei figuranti e degli organizzatori, la gioia per un’altra edizione del presepe da ricordare che neppure la pioggia e il freddo hanno potuto rovinare.