Polemiche a Bella per quanto denunciato, su Facebook, dall’associazione “Io ci provo”. Con un post su Facebook l’associazione bellese ha fatto sapere che, a seguito di un intervento dei dipendenti del Comune all’interno di una sala del “Cineteatro Periz”, è stato rimosso del materiale utile per le attività associative e per le manifestazioni che si svolgono a Bella. Tale materiale, denuncia l’associazione, “è stato portato in discarica”. Si tratta -sottolineano- di materiale utile ad eventi estivi, per la Fiera del Libro e per la manifestazione “Stadegustando”. Questa la posizione dell’associazione, resa pubblica su Facebook:
“Aria Fritta. Il lavoro di due anni di quaranta giovani da ieri è diventato aria fritta a causa di uno spiacevolissimo episodio. Non si può fingere che nulla sia successo se a pagare in questo caso è stata solo la nostra associazione. Ieri mattina l’amministrazione comunale autorizza lo sgombero di una sala del Cineteatro Periz. All’interno di essa era presente del materiale di proprietà di diverse associazioni tra cui la nostra. Senza alcun preavviso i dipendenti comunali hanno ben pensato di portare tutto in discarica. Dalla roba utilizzata alla manifestazione “Stradegustando” organizzata ad agosto fino ad arrivare a tutto ciò che utilizzavamo per lo svolgimento dell’Estate Ragazzi e per la Fiera del Libro. Tutte manifestazioni che l’amministrazione dovrebbe conoscere benissimo data l’organizzazione di esse con il patrocinio del Comune di Bella. Messi al corrente di questa situazione abbiamo chiesto spiegazioni al vicesindaco che per tutta risposta ha giustificato il gesto dicendo: abbiamo trovato tutto in disordine. C’è da precisare che la roba era stata depositata in quel luogo in modo ordinato in scatole sigillate con annesso inventario del contenuto di essi, con il permesso di amministratori uscenti attuali membri del consiglio comunale. La roba indubbiamente era stata precedentemente trafugata dato che la nostra associazione giustamente non è in possesso delle chiavi del suddetto luogo. “Non sapevamo di chi fosse la roba” dicono. Si avvalgono del beneficio del dubbio che però non li protegge dalle colpe morali. La leggerezza con cui questa situazione viene tuttora trattata è disarmante. All’interno di quello e altri edifici comunali persistono tuttora in maniera ordinata e non averi di altre associazioni, enti o privati. Noi siamo solo l’inizio a detta loro di una politica che non ci interessa. Le prime vittime di una pulizia che gestita in questo modo sporca l’impegno dei volontari che operano per l’amore per Bella. Siamo in quaranta e da due anni sotto gli occhi di tutti ci mettiamo la faccia e le forze per riuscire a metterci da parte anche soltanto un pacco di scottex o una risma di fogli. Ci autofinanziamo e la comunità con la partecipazione assidua ai nostri eventi ci ha sempre dato una grande mano. Oggi siamo spenti. Delusi. Privati dei nostri pochi averi che sono anche un po’ vostri”. Un messaggio a firma del presidente, direttivo e di tutti i membri dell’Associazione “Ci Provo”.
Forse, come si è ben capito dall’associazione, si poteva tranquillamente interloquire tra le parti per non arrivare ad una situazione simile ed evitare polemiche o dissapori che, nelle realtà più piccole come quelle lucane, diventano sempre dannose per tutti.
Claudio Buono