Il lucano Enzo Cursio è stato nominato per l’attribuzione del Premio Nobel per la pace per il 2018. A indicare il suo nome, come è prassi, è un Nobel per la pace: Mairead Maguire, da Belfast, che ricevette il prestigioso riconoscimento nel 1976. Maguire ha voluto così dare testimonianza del lavoro realizzato da Cursio per la pace e il disarmo. Enzo Cursio, originario di Tramutola, è giornalista e attivista per i diritti umani. Attualmente lavora presso la Fao delle Nazioni Unite come coordinatore dell’Alleanza dei Premi Nobel per la pace e per la sicurezza alimentare. È stato il promotore di oltre trenta conferenze internazionali per la costruzione del dialogo tra Stati, istituzioni, società civile. Con l’incoraggiamento di Mikhail Gorbaciov ha contribuito a organizzare il World Summit of Nobel Peace Laureates, a rafforzare la cooperazione e a coinvolgere, nell’opera, i Premi Nobel per la pace insieme ad alcune tra le personalità più influenti nel mondo. Nel dicembre scorso è stato tra i principali promotori, con la Santa Sede, del Symposium sul disarmo nucleare. Iniziativa supportata da Papa Francesco, che ha coinvolto i responsabili delle Nazioni Unite, i Premi Nobel per la pace, leader religiosi ed esponenti che si battono contro la guerra, la corsa agli armamenti, il disarmo nucleare. Cursio non ha mai interrotto i suoi rapporti con la Basilicata: è, tra l’altro, amministratore della Fondazione Città della Pace per i bambini (a Scanzano e Sant’Arcangelo) e, da oltre vent’anni, collabora con il Premio Nobel per la pace, Betty Williams, che la presiede. «Un mondo pacifico è possibile – afferma Cursio – solo se abbiamo fede e se agiamo in modo altruistico ed instancabile per ottenere questo risultato».
Fonte: La Gazzetta del Mezzogiorno