Partirà domattina per il Gambia la bara con il corpo di Salam Pathe, il giovane operaio di 27 anni trovato privo di vita all’interno dell’appartamento dove alloggiava a Tito Scalo. Il corpo del ragazzo è stato trasferito a Napoli, e domani sarà su un volo diretto in Gambia, dove vive la moglie e i tre figli. Slan, lavoratore con regolare permesso di soggiorno, è stato trovato morto nell’appartamento dove alloggiava a causa di una intossicazione da monossido di carbonio, proveniente da una stufa accesa all’interno della stanza dove riposava. Il ragazzo risiedeva da tempo a Tito per motivi di lavoro ed regolarmente assunto presso una impresa edile del posto. Era rientrato dai cantieri al nord per trascorrere le festività a Tito, ed erano gli ultimi giorni di ferie prima di rientrare al lavoro. In questi giorni la bara è rimasta presso l’obitorio del cimitero di Tito. Domani, anche grazie all’aiuto dei suoi connazionali, della famiglia e del datore di lavoro -che hanno contribuito economicamente- partirà verso casa per una degna sepoltura, dopo aver risolto tutte le questioni burocratiche curate dall’ambasciata in Italia.
Claudio Buono
(foto d’archivio in copertina)