Sono partiti ieri da Potenza per raggiungere la Germania, nell’area che ospita la foresta di Loh Thurmansbang-Solla, per partecipare all’edizione 2018 di “Elefantentreffen”, uno dei raduni di moto e sidecar più importanti al mondo, che giunge quest’anno alla 62^ edizione. Si tratta di tre lucani, Francesco, Giampiero e Antonio, tre amici che si sono conosciuti grazie alla passione comune per le moto, tanto che il loro rapporto è diventato familiare e fraterno. La destinazione è lontana, e la raggiungeranno entro domani, quando l’edizione 2018 del raduno prenderà il via, e durerà fino al 4. Un raduno a livello mondiale, dedicato ai motociclisti temerari e coraggiosi: si viaggerà viaggia verso la Foresta Bavarese, probabilmente con la neve battente o con le strade innevate e la nebbia. Ci sarà un bel po’ di Basilicata al raduno. Oltre ai tre, ci sarà anche una “mascotte gastronomica”. Un caciocavallo lucano. Eh sì, perché i tre, componenti del motoclub “King of Kings” di Potenza, appassionati di conoscere il mondo degli incontri motociclistici (cosiddetti “treffen”), si sono ispirati proprio al caciocavallo per dare il nome al gruppo, “Caciocavalieri”. La particolarità? Ad ogni raduno non manca il caciocavallo, e lo amano impiccato. E deliziano anche il palato dei tanti amici appassionati che incontrano, visto che si trascorrono le ore tra arrosti, tenda e chiacchiere davanti a due legne accese. Più che appartenenza ad uno specifico motoclub, per loro c’è uno spirito maggiormente goliardico legato al caciocavallo. La tradizione lucana quindi arriva Loh nel Thurmansbang in Germania. Oltre al caciocavallo, però, non mancherà anche una piccola botte di vino con il “canniedd”. Alla paesana maniera, per bere “a canna”. Dopo la partenza di ieri, con arrivo ad Affi (comune in provincia di Verona), il gruppo oggi raggiungerà Monaco e poi domani “La fossa degli elefanti” a Loh. Poi il 3 direzione Verona e poi rientro a casa verso Potenza. I tre si aggregheranno al gruppo elefantentreffen.com, una community di amici che farà un grande campo base alla fossa.
Claudio Buono
