“Music against racial discrimination”, letteralmente musica contro le discriminazioni razziali. E’ questo il titolo del progetto Erasmus+ che si è concluso nei giorni scorsi a Vietri di Potenza. Un gruppo di venti giovani provenienti dalla Grecia sono stati ospiti della comunità vietrese, grazie all’impegno dell’associazione Agio con la collaborazione dell’Avis di Vietri di Potenza. Gli ospiti fanno parte di un gruppo musicale che si chiama “Macedonia University School of Music Science and Art Chamber Choir”. Lo scambio socio-culturale è stato organizzato con l’associazione greca “SS Ciryl & Methodios” di Salonicco. “Si tratta –fa sapere l’associazione Agio- di un progetto del programma Erasmus+, finanziato dalla Commissione Europea, che ha permesso, a 36 giovani Italiani e greci, di trascorrere una settimana insieme all’insegna del dialogo interculturale”. Felicissimi i giovani greci per la permanenza a Vietri e per l’accoglienza. Il progetto ha affrontato, tramite una serie di attività come brainstorming, workshops, giochi di ruolo e discorsi informali, il tema della discriminazione razziale in Europa e la musica come mezzo per promuovere valori positivi come pace, fratellanza tra popoli anche se culturalmente diversi. “Il prodotto finale di questo scambio è stato il flyer “Be European”, un flyer su cui, oltre ad una breve descrizione del progetto, dispensiamo consigli sul dialogo interculturale”. I greci si sono presentati alla comunità anche attraverso un concerto del gruppo corale che si è tenuto nella chiesa Madre. Il gruppo ha avuto di conoscere bene il territorio e presentarsi anche al prima cittadino, Christian Giordano, che ha sottolineato l’importanza dei progetti Erasmus+ come occasione di crescita per le comunità lucane e per i giovani. Durante la settimana diverse le iniziative anche a Potenza e una visita nella Capitale della Cultura Europea per il 2019, Matera. Si tratta del secondo progetto svoltosi a Vietri nel giro di pochi mesi: a dicembre, infatti, un gruppo proveniente dalla Lituania è stato ospite per dieci giorni nell’ambito del progetto “Great distance, No Gap”. Come per i lituani, anche per i giovani greci sono stati giorni molto belli ed intensi, volti allo scambio culturale e delle conoscenze per una maggiore crescita e formazione in ottica di un popolo unito sotto un’unica bandiera, quella dell’Europa, per superare ogni pregiudizio.
Claudio Buono