“Rave party” non autorizzato nel potentino. I Carabinieri denunciano 64 persone

A Lavello, a conclusione di indagini, i militari della locale Stazione Carabinieri hanno deferito in stato di libertà 64 persone, di età comprese tra i 17 ed i 39 anni, per concorso nei reati di invasione di terreni ed edifici, danneggiamento, deturpamento ed imbrattamento di cose altrui. L’attività investigativa, scaturita da controlli del territorio e da successiva autonoma attività informativa, permetteva di acclarare che nelle campagne di quel centro, tra la serata del 18 ed il pomeriggio del 19 febbraio scorso, all’interno di un capannone industriale in disuso e di un annesso terreno di proprietà privata, si era svolta una festa non autorizzata tipo “Rave Party”, a cui avevano partecipato circa 200 persone provenienti anche da regioni limitrofe. Gli ulteriori accertamenti con riscontri oggettivi hanno consentito di identificare le 64 persone che, avendo aderito all’evento in questione, si erano illecitamente introdotte all’interno del terreno e dell’edificio, danneggiando quest’ultimo anche con la realizzazione di scritte e graffiti esclusivamente ornamentali, deturpando altresì l’area circostante abbandonandovi bottiglie ed oggetti di vario genere.

ALTRE OPERAZIONI – Prosegue, senza soluzione di continuità, l’intensa e proficua attività di prevenzione e repressione posta in essere dai Carabinieri della Compagnia di Venosa, che hanno tratto in arresto un pregiudicato 38enne di origini pugliesi, poiché colpito da un ordine di carcerazione emesso dalla Sezione Penale della Corte d’Appello di Lecce. Il provvedimento, eseguito da militari della dipendente Stazione Carabinieri di  Genzano di Lucania, è scaturito dalla condanna con sentenza definitiva emessa dalla medesima Autorità Giudiziaria con cumulo pene per numerosi reati – tra cui tentato omicidio, lesioni personali, estorsione, violazione della normativa sugli stupefacenti, inosservanza dei provvedimenti dell’Autorità, resistenza a Pubblico Ufficiale, violazione degli obblighi imposti da misura di prevenzione – commessi dall’uomo tra l’anno 2000 e l’anno 2017 nella limitrofa Puglia. L’arrestato, al termine degli adempimenti di rito, veniva quindi tradotto presso la Casa Circondariale di Potenza, dove dovrà permanere per espiare la pena complessiva di anni 7, mesi 4 e giorni 29 di reclusione. Infine sempre i militari della Stazione Carabinieri di Lavello, nel corso di mirati servizi di controllo del territorio, hanno deferito in stato di libertà un incensurato 41enne originario di Melfi, poiché ritenuto responsabile del reato di porto illegale di armi. Lo stesso infatti, controllato alla periferia di quel centro alla guida di un’autovettura, veniva sottoposto a perquisizione personale d’iniziativa e trovato in possesso di un coltello a serramanico lungo 19,5 centimetri con lama di 8,5 centimetri, di cui lo stesso non era in grado di giustificare il porto. L’arma pertanto veniva immediatamente sottoposta a sequestro penale e l’uomo deferito in stato di libertà alla competente Autorità Giudiziaria del capoluogo lucano.

 

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